Sette nuove perle italiane per l’Unesco

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Il Bel Paese si sa, primeggia nel mondo con il numero più alto di siti inseriti nell’elenco del patrimonio mondiale dell’Unesco (di cui fanno parte tra gli altri, il centro storico di Roma, di Firenze e di Napoli, in particolare quest’ultimo è il più grande d’europa) e quest’anno si arricchisce ancora di più: merito dell’inserimento di sette monumenti storici del periodo longobardo.

Sette località che rappresentano oggi i monumenti più belli che ricordano i Longobardi in Italia.
Un ulteriore riconoscimento per il patrimonio artistico e architettonico italiano, che occupa una posizione di rilievo in tutto il mondo grazie alle sue bellezze: infatti l’Italia da sola conta circa il 50% del patrimonio mondiale, grazie all’elevato numero di siti archeologici, monumenti, musei e bellezze naturalistiche.

Ecco le nuove sette riconoscenze Unesco:

Al Nord troviamo:

Il complesso monastico di San Salvatore, a Brescia,  oggi riconvertito in Museo della città: il Monastero femminile è stato fatto costruire dal Duca Desiderio prima che diventasse monarca.

Il Tempietto a Cividale del Friuli, in provincia di Udine: oggi il monumento è sede del Museo Archeologico Nazionale, dove si possono osservare molti corredi funebri.

Il Castrum di Castelseprio, in località Torba, nel varesotto, che si trova fuori dalle mura che cingevano il borgo alto medievale, classico esempio di architettura militare a scopi difensivi, con la sua bella chiesa di Santa Maria foris portas.

Al Centro troviamo:

La Basilica di San Salvatore a Spoleto: conservata sia nella parte esterna, che all’interno della chiesa con i suoi elementi decorativi.

Il Tempietto di Clitunno di Campiello, sito in una zona ricca di sorgenti sorgive in provincia di Perugia: si tratta di una chiesa dedicata a San Salvatore, la cui costruzione fu avviata attorno al V secolo d.C.

Al Sud troviamo:

La chiesa medievale di Santa Sofia a Benevento: le sue pareti sono ancora ben visibili e conserva degli affreschi altomedievali ben conservati. Oggi nel suo chiostro si trova il Museo del Sannio.

Il Santuario garganico di San Michele a Monte Sant’Angelo, in provincia di Foggia, che risale al VII secolo, e che durante il periodo longobardo ricoprì la funzione di luogo più importante per i sostenitori del culto micaelico, in cui veniva onorato San Michele. 

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