“Jusepe Ribera tra Parma, Roma e Napoli”: la mostra del Prado arriva a Capodimonte

Culturaarte news"Jusepe Ribera tra Parma, Roma e Napoli": la mostra del Prado arriva...

Data:

Si aprirà Giovedì 22 Settembre al Museo di Capodimonte la mostra dedicata al maestro spagnolo Jusepe de Ribera, detto lo Spagnoletto. La mostra dal titolo "Jusepe de Ribera tra  Parma, Roma e Napoli" proveniente dal Museo del Prado, sarà curata da Nicola Spinosa e raccoglierà quasi 45 opere,13 in più a quelle esposte a Madrid. La mostra si propone anche di approfondire le questioni che riguardano la produzione giovanile dell'artista, con un riesame su quali siano stati gli anni effettivi trascorsi da Ribera nelle corrispettive città. Tra le questione più rilevanti, quella che vede l'attribuzione allo "Spagnoletto" della produzione artistica dell'omonimo Maestro del Giudizio di Salomone, cosi come ha ipotizzato nel 2002 Alessandro Papi.

Jusepe Ribera fu sicuramente uno dei grandi protagonisti della pittura del Seicento, ossia di quella stagione artistica che noi oggi chiamiamo Barocco. Sentita l'esigenza di venire in Italia, Ribera, approdò in varie città della Penisola, dove ebbe modo di conoscere la pittura italiana, soprattutto quella del Caravaggio. Legato fortemente alla città di Napoli egli seppe splendidamente coniugare la sua formazione spagnola alla pittura del Merisi, recependo al meglio la lezione di quest'ultimo, ad esempio sull'uso della luce, soprattutto come strumento per dare gran dignità alle figure rappresentate. Il legame con la sua terra invece lo si vede nell'attenzione psicologica che egli pone sui suoi soggetti, tipica del El Greco.

Le grandi capacità del Ribera emersero attraverso la sua straordinaria tecnica pittorica e attraverso la sua capacità di innovarsi, rinunciando a quel forte radicalismo Caravaggesco, che molti artisti perseguirono, associando ad esso, invece, anche soluzioni differenti, soprattutto quelle che venivano da Roma che apriranno poi al pieno Barocco. Ribera rimarrà sempre un Caravaggista, ma la sua capacità di tenere insieme registri diversi gli valsero la possibilità di lavorare a grandi commissioni, come la realizzazione delle tele in controffacciata e i dipinti nelle semilunette delle cappelle laterali della chiesa della Certosa si San Martino o  come il dipinto conservato nella cappella di San Gennaro, nel Duomo di Napoli, in cui è rappresentato il santo che esce illeso dalla fornace.

La mostra si concluderà l'8 gennaio 2012. Appuntamento allora al museo di Capodimonte per scoprire la bellezza delle opere del pittore spagnolo, nella città che lo consacrò come uno dei più grandi pittori Europei del XVII secolo.   

Share post:

Altre storie

Seguici su

50,320FansLike
527FollowersFollow
7,000SubscribersSubscribe

Leggi anche
Altre storie

Il mondo Perugina sorprende ancora con il Bacio Gold al caramello

Lasciamoci coccolare da un pensiero dolce. Settembre è ormai...

“Elogio alla dolcezza”: è la vera forza che ci salverà dall’egoismo della nostra società

Lontano da facili lirismi, il saggio di Beatrice Balsamo...

Torino: Il ruolo della donna al tempo degli antichi egizi

Il museo egizio di Torino continua ad attirare sempre...

Fuga dal Belpaese: il 20% degli italiani vorrebbe trasferirsi all’estero

Chi per studio, chi per lavoro e chi per...