Cairo: ufficiali presi in ostaggio dai manifestanti

CronacaCairo: ufficiali presi in ostaggio dai manifestanti

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Un ufficiale dell'esercito ed uno della polizia – assieme a 4 agenti – sono stati presi in ostaggio da manifestanti di Piazza Tahrir, secondo notizie diffuse sulla piazza. Da fonti internet si apprende che la polizia ha arrestato la candidata alla presidenza Butaina Kamel mentre era con manifestanti diretti al ministero dell'Interno. Per il secondo giorno consecutivo continuano a piazza Tahrir e nei dintorni scontri tra forze della sicurezza centrale (Amn el Markazy), che sparano lacrimogeni, e manifestanti che rispondono lanciando pietre, soprattutto nelle strade che dalla piazza portano verso l'area dei ministeri ed in particolare del ministero dell'interno. Gruppi di giovani si sono scontrati più volte con la polizia. Sono tre, secondo ultime notizie di fonti mediche, i manifestanti uccisi durante l'irruzione delle forze dell'ordine in piazza Tahrir. Oltre al primo, Shehab Eddin el Dakhruri (26 anni) altre notizie indicano un altro giovane ed una ragazza. I loro tre corpi sono ancora in piazza, vicino ad un ospedale da campo allestito dietro la moschea.

Magistrati della procura generale, fanno sapere fonti giudiziarie, stanno interrogando 51 persone arrestate ieri. Una riunione del consiglio dei ministri è stata convocata d'urgenza per esaminare la situazione, mentre il ministro dello sviluppo locale, Mohamed Atteya, ha annunciato che la prima fase delle elezioni legislative, prevista a partire dal 28 novembre, non sarà rinviata. Il governo deve esaminare anche quanto è accaduto ieri e continua oggi in piazza Tahrir, mentre da vari gruppi di protestatari sono arrivati comunicati per convocare il maggior numero possibile di persone nella piazza simbolo della rivoluzione del 25 gennaio. I manifestanti chiedono principalmente le dimissioni del Governo. Altre richieste già all'origine delle proteste di ieri sono dirette alla formazione di un governo di salute nazionale per garantire il trasferimento immediato a forze politiche civili dei poteri dai militari che sono subentrati al potere dopo le dimissioni dell'ex presidente Mubarak, ed al blocco dei processi a civili davanti ai tribunali militari.

Il primo ministro egiziano, Essam Sharaf, avrebbe presentato le dimissioni del suo governo al Consiglio Supremo delle Forze Armate, che sta valutando se accettarle o meno. La notizia circola insistentemente in Internet ma manca ancora l'ufficialità.

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