Questa sera il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha incaricato Mario Monti di formare il nuovo governo. Il senatore a vita accetta con riserva dichiarando di voler procedere "con scrupolo e rapidità senza rinunciare ad ascoltare i partiti, convinto che con uno sforzo comune l'Italia possa uscire dalla crisi, bisogna puntare su sviluppo ed equità".
Entro martedì sera dovrebbe essere pronta la squadra di governo e il programma. Ad auspicare che i tempi siano rapidi è invece il Capo dello Stato che sottolinea "Questo e' il momento della prova, il governo Monti non nasce da nessun ribaltamento". Da lunedì mattina il senatore a vita inizierà un giro di consultazioni a palazzo Giustiniani per discutere con i partiti sul programma del nuovo esecutivo così come sui futuri componenti del governo. Le condizioni del Pdl sono ormai chiare: un esecutivo di soli tecnici ed un programma che ricalchi i famosi 39 punti che Silvio Berlusconi ha discusso con l'Unione europea. Altra condizione posta è quella della durata temporale che, come mette in chiaro Angelino Alfano ''deve essere legata al programma di impegni assunti con l'Ue da Berlusconi. E' lì che è contenuto l'impegno dell'Italia per uscire dalla crisi''. Parole riprese anche da Silvio Berlusconi. Il Cavaliere trascorre la prima giornata da premier dimissionario a palazzo Grazioli, lascia la sua residenza solo per andare a palazzo Chigi dove riceve a cena proprio Monti.