Ancora tasse e la Coca Cola è il nuovo pretesto del Governo Monti

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Tasse di qua, Tasse di là, Tasse su, Tasse in giù, di qualità, di qualità…‘ parafrasando Mozart sembra essere un ritornello che sentiamo ad ogni angolo della strada, al supermercato, a lavoro, in radio, alla tv, oh ma le supertasse però non sfiorano mai i nostri deputati, i più ricchi d’Europa! Allora il Governo cosa fa? Pensa di tassare la Coca cola. Certo non si parla di qualità ma di quantità. Un prodotto assai discusso ma che continua a reggere sul mercato, il governo Monti con la scusa che fa male alla salute cerca di spillare altri bei soldini agli italiani. Si tratta in toto di 3 centesimi per ogni 33cl (quindi una lattina, ndr).

Ma per parcondicio decide di non guastare la festa solo alla coca cola, ma anche alle altre bevande ‘zuccherate e gassate‘. Il signor Monti si preoccupa per la nostra salute e quando ha imposto l’aumento della benzina e assicurazioni di cosa si preoccupava? Della salute delle nostre tasche? Beh questo è un discorso che affronteremo più avanti. Torniamo al caso Coca-Cola.

Non è nulla di deciso, per il momento, ma a Radio1 il Ministro della Salute Renato Balduzzi debutta così:

Quella che si è concretizzata, o si sta concretizzando è l’ipotesi di un limitato prelievo di scopo sulle bevande zuccherate e gassate: con un aumento di appena 3 centesimi di euro per ogni bottiglietta da 33 centilitri, secondo le nostre stime potremmo disporre di 250 milioni di euro su base annua

Non c’è che dire è un’entrata che fa gola. Ma non siamo così malpensanti… gli aumenti hanno scopi nobili, ed è lo stesso ministro ad illuminarci:

Rafforzare campagne di prevenzione e promozione di corretti stili di vita e definire alcuni interventi mirati in ambito sanitario

E noi cittadini cosa facciamo? Restiamo come al solito a guardare o andiamo a difendere la coca cola stile attentato Equitalia? No ma certo che no… c’è il paladino della legge, il paladino di tutti noi che dopo la batosta delle elezioni amministrative interviene per abolire altre tasse:

Demenziale l’ipotesi di altre tasse, ora ci si mette anche il ministro della Sanita’ Balduzzi che vuole il balzello sulle bibite. Diremo un no forte e chiaro in difesa dei consumatori gia’ massacrati. Se poi l’obiettivo e’ quello di migliorare l’educazione alimentare si detassino frutta, verdura e succhi di frutta. Gli stili di vita si migliorano con strumenti positivi, non con punizioni fiscali. Il governo sta provocando troppo. Si dia una calmata. Pensi alle compensazioni fiscali, no ad altre tasse.

Ma per fortuna che c’è anche il Codacons che, alle volte, non si scorda di noi ed interviene direttamente il Presidente Carlo Rienzi che boccia a priori la proposta di Balduzzi

Si tratta di una tassa ipocrita. Con la scusa della corretta alimentazione e dello scopo sanitario, il Governo vuole mettere le mani nelle tasche dei cittadini, aumentando il costo delle bibite gassate. In sostanza per colmare i vuoti della casse statali si cerca di far perdere i chili di troppo agli italiani

Ma è Lino Stoppani che fa il suo exploit in maniera davvero intelligente. Per il presidente della Fipe-Confcommercio:

Mettere una nuova tassa, sia pure di pochi centesimi, per disincentivare il consumo di bevande analcoliche gassate considerate dannose per la salute non porterà a nulla di fatto. L’educazione alimentare si coltiva sollecitando il consumatore a conoscere i valori nutrizionali di ciò che beve e di ciò che mangia. E questa educazione deve partire dalle aule scolastiche, perché un bambino ben educato al cibo diventerà un consumatore più consapevole. Questa tassa di scopo porterà solo a diminuire le vendite di bibite gassate oppure a ridurre i fatturati di baristi e ristoratori

Quindi il governo dovrebbe intervenire eliminando il marcio alla fonte. Facendo non una riforma scolastica, ma di insegnamento. Vuole riparare a tutti i costi i danni fatti dai governi precedenti e lo può fare, ma senza utilizzare scuse da quattro soldi. Tante cose fanno male a questo mondo, non solo la Coca Cola e utilizzare questi mezzucci per giustificare altri intenti è davvero subdolo e meschino, qualora il movente non rispecchiasse quanto esternato dal Ministro della salute.

E voi cosa ne pensate di questo governo che si preoccupa tanto della nostra educazione alimentare? E’ giusto imporre l’aumento del prezzo di determinate bevande per indurci a pensare prima di acquistare un prodotto? O ci vorrebbe un’adeguata informazione che venga inculcata partendo dalle scuole? A voi e a noi l’ardua sentenza!

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