Google Doodle e il centenario di Alan Turing, pioniere dell’informatica

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Alan Turing è l’uomo che ci consente oggi  di comunicare tramite computer oltre ad aver portato la tecnologia nelle nostre vite.  Un uomo originale e geniale artefice dell’intelligenza artificiale è stato un grande matematico, specializzato nel campo della logica a Cambrige. Senza di lui, probabilmente, non staremo qui a scrivervi, si perché Turing può essere considerato il vero pioniere dell’informatica e della cibernetica. E per questo motivo Google in occasione del centenario della sua nascita, 23 giugno 1912, dedica un Doodle a mo’ di scatola nera, proprio come la ‘Macchina di Turing‘ che obbedisce ad istruzioni predefinite.

Dotato di un talento straordinario e di un intelletto fuori dal comune, li mise a disposizione dell’intelligence britannica durante il secondo conflitto mondiale: infatti è oggi considerato come uno dei migliori decrittatori dei  codici nazisti, tanto che valse all’Inghilterra l’importante vittoria degli Alleati, stando semplicemente seduto in un stanza circondato da macchine ticchettanti.

IL TEST DI TURING – Il famigerato test di turing è ancora un mistero ma che sembra rispecchiare la società attuale, quella di internet, facebook e chat dietro le quali si può nascondere qualsiasi mistero, come un uomo che si finge donna o viceversa. In sostanza Alan Turing prende spunto da un gioco chiamato “gioco dell’imitazione“, a tre partecipanti: un uomo A, una donna B, e una terza persona C. Quest’ultimo è tenuto separato dagli altri due e tramite una serie di domande deve stabilire qual è l’uomo e quale la donna. Dal canto loro anche A e B hanno dei compiti: A deve ingannare C e portarlo a fare un’identificazione errata, mentre B deve aiutarlo. Affinché C non possa disporre di alcun indizio (come l’analisi della grafia o della voce), le risposte alle domande di C devono essere dattiloscritte o similarmente trasmesse. Quindi il test si  basa sul presupposto che una macchina si sostituisca ad A. Se la percentuale di volte in cui C indovina chi sia l’uomo e chi la donna è simile prima e dopo la sostituzione di A con la macchina, allora la macchina stessa dovrebbe essere considerata intelligente, dal momento che – in questa situazione – sarebbe indistinguibile da un essere umano.

Ma davvero le macchine sono dotate di intelligenza? Nel corso degli anni tale teoria è stata riformulata e talvolta con tanti errori. Il test di Turing fu sottoposto anche al gioco degli scacchi e tuttavia superato da altri programmi come Belle, che sconfisse i migliori giocatori di schacchi al mondo. Comunque sia vi è una spiegazione alle sue teorie alle volte distorte, la macchina non è “intelligente“, riesce a seguire il pensiero umano solo attraverso la programmazione dell’uomo, quindi ancora una volta trattasi di “intelligenza umana“; basti pensare al gioco degli scacchi che troviamo predefiniti all’interno dei nostri computers o su internet, riproducendo processi logici ripetibili gli scacchi sono facilmente giocabili anche da queste intelligenze artificiali.

In sostanza Turing avrebbe fatto una scoperta a tratti sopravvalutata se si parla di IE. In realtà le sue macchine in grado di rispondere a query umane, avevano come scopo principale quello di cogliere le sfumature del linguaggio umano, interpretandole e assemblandole poi a rigor di semantica o assonanza al linguaggio fine a se stesso. Su questa scia sono state testate vari applicazioni come ‘Eloisa‘ che risponde a qualsiasi domanda le poniate, l’algoritmo è alquanto articolato ma non tanto potente visto che dopo un paio di domande non riesce a tenere il passo dell’intelligenza umana.

Tuttavia grandi aziende produttrici di software o colossi come lo stesso Google, prendono ad esempio lo studio semantico che le macchine riescono a riprodurre circa il linguaggio dell’individuo; non basandosi più sulle normale query di ricerca relative alle parole chiavi, riuscendo così a replicare a domande ben precise facendo una selezione di siti che riportino esattamente la risposta, evitando all’utente di spulciare tra i vari risultati affinché concluda la ricerca in pochi istanti ponendo quesiti del tipo ‘Sotto quale nome nasce il Dalai Lama tra il 1500 e il 1600?‘. Beh c’è da scervellarsi per i programmatori google. Comunque sia l’intelletto umano proprio perchè dotato di una ragione che lo conduce ad una logica non potrà mai essere sostituito da nessun pezzo di metallo o simili. 

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