La Nasa sta portando avanti un nuovo ambizioso e costosissimo progetto: l’atterraggio del robot Curiosity sulla superficie di Marte, prevista per il prossimo 6 agosto, dopo un viaggio nello spazio durato ben nove mesi.
La missione da più di due miliardi di euro è stata presentata all’opinione pubblica tramite un video intitolato “I 7 minuti di terrore“, in cui viene spiegata la missione planetaria più difficile che l’Agenzia spaziale americana abbia mai concepito.
I 7 minuti di terrore fanno riferimento al tempo che impiegherà Curiosity ad atterrare sul pianeta rosso.
Mentre gli altri robot erano dotati di airbag, dal suo ingresso nell’atmosfera marziana, a 130 chilometri di altezza, il modulo che trasporta Curiosity dovrà rallentare da 20mila chilometri all’ora a meno di un metro al secondo, a quel punto si aprirà un paracadute di nylon, che aprendosi a 1.500 chilometri all’ora dovrà sopportare una forza di 65mila tonnellate.
A un chilometro e mezzo di altezza si accenderanno i razzi incaricati di ridurre la velocità da 288 a poco più di 2 chilometri all’ora, in modo da permettere al modulo, con tre cinghie di nylon lunghe 7,5 metri, di calare Curiosity e di appoggiarlo con delicatezza sul suolo.
Infine il modulo taglierà le corde e si allontanerà per non intralciare il rover.
Curiosity, una delle più ambiziose macchine scientifiche costruite non solo dalla Nasa, ma dall’intera umanità, è un robot da 900 chili attrezzato con batterie al plutonio, strumenti scientifici mai portati prima nello spazio, 6 ruote capaci di avanzare 200 metri al giorno e un microchip con la scansione di due opere di Leonardo da Vinci (l’Autoritratto e il Codice del volo) da mostrare a un eventuale marziano.
Il robot dovrà risalire il monte Sharp, attraversando i suoi strati sedimentari sovrapposti, formatisi in miliardi di anni, alla ricerca di acqua, tracce di vita e di dati che ci aiuteranno a capire meglio la storia del sistema solare.