Apple vince contro Samsung che risarcirà la mela 1,05 milioni di dollari

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APPLE SAMSUNG – Apple vince contro Samsung. La mela di Cupertino se ne esce con una somma ottimale di risarcimento danni anche se non era quella richiesta all’inizio di questa battaglia mediatica. Ricordiamo che la società coreana, Samsung, è stata accusata dall’azienda del defunto Steve Jobs, di aver copiato tecnologie e funzioni rivoluzionarie che appartengono al mondo mobile di iPhone e iPad.

Dopo una battaglia durata un bel po’ per il giudice Lucy Koh, che in una precedente seduta sclerò accusando entrambe le aziende di perdere tempo e di farsi solo pubblicità grazie a questo processo, finalmente, Apple vince e verrà risarcita di  1,05 miliardi di dollari (ne aveva richiesto 2,5 miliardi) a fronte dei 400milioni di dollari che Samsung voleva rimborsare dopo aver ammesso che si erano ‘ispirati‘ alla loro tecnologia.

I BREVETTI INFRANTI – Sarebbero almeno tre, oltre al settore smartphone ci sarebbe il relativo multitouch, allo scroll (ovvero lo scorrimento sul touch screen) e alla modalità di zoom e navigazione oltre al design dello stesso mobile. Beh avrebbe copiato proprio tutto, ma alla fine ci aspettavamo qualcosa del genere da qualche altro rivale tecnologico. Apple ha inventato qualcosa di nuovo. Tuttavia in qualche modo ha ‘scoperto‘ qualcosa di utile che diventa indispensabile per alcuni ‘umani‘, come l’elettricità ma non per questo i figli di Thomas Edison hanno vietato il proliferarsi di aziende fornitrici di luce elettrica perché il proprio avo detenesse lo status unico di scopritore. Beh certo tra lo scoprire e l’inventare c’è di mezzo il mare, ma Apple non può pensare di arrestare la corsa all’evoluzione tecnologica segregando le novità al sua succulenta mela morsicata.

Adesso, dopo la multa salatissima che Samsung è costretta a pagare, alla decisioni prese dai giudici, due uomini e sette donne, che sono stati riuniti tre giorni in camera di consiglio a San Jose, in California, conseguirà un ulteriore provvedimento. Ci potrebbe essere il divieto di vendita negli Stati Uniti del prodotto coreano su cui è stato riscontrato il plagio tecnologico. Apple dominerà ancora di più il mondo degli smartphone ma Samsung non si dà per vinta e annuncia:  «Agiremo immediatamente per ribaltare questa decisione. Il verdetto e’ una perdita per i consumatori americani, ‘riduce l’innovazione e la scelta». Il titolo dell’azienda di Cupertino, nelle ore che hanno seguito il verdetto, è salito dell’1,82% a 675,90 dollari.

Intanto in quel di Cudpertino si plaude alla decisione della giuria e dichiara: «messaggio forte e chiaro: rubare non e’ giusto». I presenti hanno dichiarato che è stato questo il processo del secolo, due grandi colossi che si sfidano a suon di avvocati mentre nell’aria aleggia il fantasma di Google visto l’accordo preso in precedenza tra bigG e Samsung.

Tuttavia, durante il processo che dura dall’uscita sul mercato dei tablet samsung, il legale di Apple, Harold McElhinny, ha dichiarato che l’azienda coreana stava attraversando un periodo di crisi dopo il lancio dell’iPhone nel 2007 e per questo ha approfittato degli elementi rivoluzionari lanciati da Cupertino. Intanto, il colosso asiatico ha dato, se non giusta ma almeno, un’adeguata spiegazione al suo gesto e quanto più legale: i consumatori vogliono schermi grandi e Apple, indubbiamente ha creato prodotti di successo, ma non può pretendere il monopolio sul design di telefoni rettangolari con angoli smussati. E tuttavia altre tecnologie che Apple ha introdotto nel proprio dossier da oltre 100 pagine presentate contro Samsung in aprile 2011, già erano state copiate da altri marchi.

La casa produttrice di smartphone coreana non è stata certo con le mani in mano, e dal suo canto ha accusato a sua volta Apple di aver copiato due dei loro brevetti. Se nella Silicon Valley la mela giocava in casa, in Sud Corea lo ha fatto anche la Samsung e adesso la Mela in trasferta dovrà pagare una multa di 40 milioni di dollari, appunto per la violazione di brevetti. In pratica ad ogni ‘copione‘ la sua multa…

Il Mercato sarà in crisi anche per bigG, visto che Samsung utilizzava il suo sistema operativo ‘Android‘ che ha detta del defunto Steve Jobs, è una copia spudorata di iOs (il sistema di Apple) e che lo ha fatto infuriare: «Distruggerò Android perché è un prodotto rubato, sono disposto a una guerra termonucleare». E le sue parole sono state prese, quasi, alla lettera da chi ha seguito la sua azienda post mortem, e adesso, almeno Samsung, pagherà per il suo errore.

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