Primarie e preferenze, Giorgia Meloni infiamma i giovani del Pdl

PoliticaPrimarie e preferenze, Giorgia Meloni infiamma i giovani del Pdl

Data:

GIORGIA MELONI – Senza paura. Il grido di una generazione che non ha scelto la comoda via del disimpegno, ed è ancora convinta dell’opportunità di essa. Di una generazione che vive la politica come dono di se stessi. Queste le parole d’ordine che hanno caratterizzato l’edizione del 2012 di Atreju, la ormai tradizionale festa nazionale del  movimento giovanile di centrodestra, e che già da qualche anno si è imposta come l’appuntamento che di fatto apre le danze della nuova stagione politica.

Una festa che si articola su cinque giornate, ricche non solo di dibattiti, strettamente legati all’agenda politica del paese; ma arricchite da momenti di riflessione culturale, e allietate dalla grande musica italiana. Il palco di Atreju ha visto, in questi anni, i personaggi più importanti della scena politica nazionale sottoporsi al fuoco di fila di domande, sempre rigorosamente scomode, dei giovani di centrodestra. Non poco scalpore, per esempio, suscitò, nel lontano 2006, l’intervento dell’allora Presidente della Camera dei Deputati, il comunista Bertinotti, che dovette incassare le critiche feroci della sua parte politica, mentre ricevette un accoglienza assolutamente rispettosa, anche e soprattutto in ragione della sua natura di avversario politico, da parte di coloro che all’epoca militavano sotto l’insegna della fiaccola tricolore. I quali, peraltro, non dimenticano mai l’equazione fondamentale tra attività politica e gioia, sapendosi abbandonare a momenti di grande goliardia, che colpiscono chiunque senza particolari riguardi.

L’edizione di quest’anno si presentava come particolarmente problematica. Lo scenario politico di grande incertezza, infatti, avrebbe potuto fiaccare i più ferventi militanti politici. non è stato così. Un’intera generazione di militanti, guidata ottimamente da Marco Perissa, successore di Giorgia Meloni nella carica di presidente nazionale di Giovane Italia, ha ribadito con forza la sua volontà di determinare un serio cambiamento nella vita politica italiana, partendo da una visione del mondo ben precisa. Una visione del mondo, che mette il merito al centro di ogni discussione. Il rinnovamento della classe politica italiana, sentito con sempre maggiore urgenza, è una priorità anche e soprattutto dei partiti tradizionali, i quali non possono eluderla. A questo scopo, non è sufficiente passare attraverso una semplice “svolta anagrafica”. La selezione di una classe dirigente all’altezza delle sfide, che il mondo moderno ci lancia, passa attraverso la valutazione delle competenze, certo; le quali però non bastano da sole. Il fattore determinate è rappresentato da quello che Marco Perissa, nel corso del dibattito finale con Alfano e Giorgia Meloni,vocazione alla socialità”. Ossia disponibilità a donarsi, a pagare quel prezzo di riscatto della libertà di tutti, che si misura in termini di impegno, incessante, in politica.

Per tutti questi motivi, a sostegno delle posizioni di colei la quale detiene una leadership indiscussa nella destra nazionale, Giorgia Meloni, quella generazione di militanti ha invocato a gran voce le primarie per il centrodestra, e la reintroduzione delle preferenze. Quei militanti avrebbero voluto portare queste rivendicazioni all’attenzione di Silvio Berlusconi, che quest’anno ha ritenuto di non partecipare al confronto coi giovani del suo partito. “C’è un tempo per riflettere”, ha scritto sul suo profilo Facebook. Il tempo sufficiente a percorrere il tratto di mare tra Venezia e Bari, per esternare invece al cospetto del direttore de “Il Giornale”.

Il segretario del PDL, Alfano, non ha mancato invece l’appuntamento, e nel corso del dibattito conclusivo ha smorzato gli entusiasmi, negando la necessità e l’opportunità politica di indire le primarie per il centrodestra. L’impressione netta è che la partita sia tutt’altro che chiusa, considerate le continue prese di posizione in merito di Giorgia Meloni.

La quale, nella giornata di sabato, ha ottenuto anche l’investitura del segretario de “La Destra”, Francesco Storace. “Coraggio, mettiti in gioco”, ha urlato, rivolto a colei che vanta il record di ministro più giovane nella storia repubblicana. Conseguendo una vera e propria ovazione del pubblico presente. “Applaudite la Meloni, non me”, ha chiosato Storace, mostrando grande realismo.

Nel corso dei cinque giorni di vista, i giovani del PDL non hanno fatto mancare un pensiero “affettuoso” al governo Monti, cui è stata dedicata una mostra esilarante, e alla Lega di Bossi, per la quale è stato preparato un esperimento, che consisteva nel filmare le interviste, fatte a giovani stranieri, circa il loro grado di conoscenza della Padania. Inutile riferire dei risultati.

Grande attenzione ha destato anche il conferimento del “Premio Atreju” al comandante De Falco, famoso nel mondo per l’ esortazione” rivolta al famigerato Schettino, la notte del naufragio della Concordia. Un riconoscimento ad un eroe della normalità, la motivazione.

Share post:

Altre storie

Seguici su

50,320FansLike
527FollowersFollow
7,000SubscribersSubscribe

Leggi anche
Altre storie

Governo Draghi: ipotesi scioglimento Forza Nuova

Si fa avanti una nuova ipotesi sul tavolo di...

Green Pass obbligatorio? Come e dove

In queste ore il governo sta varando regole per...

Papa Francesco: “Il chiacchiericcio è una peste peggio del Covid”

Non è la prima volta che Papa Francesco torna...

Donald Trump: ok alla trivellazione del Rifugio Artico protetto da 60 anni

Un'area tutelata in maniera rigida da 60 anni, che...