In onda ieri sera la decima puntata di Servizio Pubblico, intitolata Mi consenta con un ospite d’onore: il cavaliere Silvio Berlusconi. Si comincia con un dibattito quasi ai limiti del cabaret: “mi sto divertendo molto” dichiara Berlusconi, mentre risponde prontamente alle accuse verso il suo governo, in cui Santoro dimostra che possiamo ritrovare la genesi della crisi odierna, nonostante l’ex premier avesse sempre dichiarato il contrario. Brillanti botta e risposta Santoro-Berlusconi si susseguono per due ore, tra dibattiti sull’Imu (approvato dallo stesso governo di Berlusconi nel dicembre 2011), descrizioni di “congiure” contro il Cavaliere (come il caso Rubi) e risate del pubblico (“ma lei è laureato Santoro? Va alle serali?”). Berlusconi dichiara, inoltre, che, nel caso in cui non fosse eletto premier, gli piacerebbe diventare Ministro dell’Economia, poiché nessuno come lui, che ha costruito un Impero dal nulla, sarebbe capace di migliorare l’Economia italiana.
Ma la svolta arriva con l’intervento di Marco Travaglio, il quale, come al solito, ripercorre, in pieno suo stile, le dichiarazioni di Berlusconi: dalle sue dimissioni, definite una scelta personale; all’approvazione dell’Imu; fino ad arrivare alla lode del governo Monti e di Monti stesso, un premier che è stato capace di applicare un piano di austerità essenziale per risollevare l’Italia. In assoluto contrasto con queste sue vecchie affermazioni, Berlusconi in studio ribatte con l’immancabile accusa alla Sinistra, che ai suoi occhi sembra la madre di tutti i mali:
“Monti è tenuto su dalla sinistra, che porta con sé il gravame di un’invidia continuativa verso chi ha di più, verso chi fa sacrifici, verso chi è riuscito a dotarsi di una prima casa, l’invidia della sinistra è dentro l’ideologia comunista che era l’ideologia più disumana e criminale della storia dell’uomo e ci sono ancora migliaia di cittadini sotto il comunismo”
Si continua poi parlando dell’Unione Europea, dalla quale l’Italia dovrebbe uscire per riprendersi dalla crisi, ma ovviamente si andrebbe contro gli interessi delle banche. “Santoro si sta scavando la fossa” la risposta di Berlusconi alla visione di un filmato in cui, in un importante vertice europeo, quest’ultimo si preoccupa più di parlare al cellulare che di incontrare la Merkel e gli altri leader internazionali.
Continua poi l’intervento e la provocazione di Travaglio, ma Berlusconi dichiara di avere una lettera per lui: prende il suo posto e comincia la sequela (in pieno stile Travaglio) dei procedimenti processuali e delle condanne subite dal giornalista: “Lei, dopo essersi laureato, si fece raccomandare dallo scrittore Arpino per lavorare da un editore. E quell’editore ero io”. Santoro interviene: “lei sta rovinando un programma interessante” e lo interrompe bruscamente “lei si dovrebbe vergognare, legge una scartoffia neanche scritta da lei”. Lo scontro incalza, la rabbia sembra pervadere i due protagonisti, il pubblico fischia: Santoro accusa Berlusconi di non aver rispettato le regole; il tutto si risolve con il Cavaliere che tende la mano al presentatore, il quale però rifiuta. “Ma voi non sapete neanche scherzare” sono le parole di Berlusconi e a trasmissione finita (dopo la stretta di mano, pensando di essere ormai fuori onda): “Ragazzi, non fatevi infinocchiare da questi qui”.
Strano e particolare che solo in Italia un dibattito politico si trasformi in un programma comico!
