ELEZIONI 2013 RISULTATI – Pd e Pdl perdono elettori. Vogliamo essere scontati come tutti i giornali ma è nostro dovere dirlo: il vero vincitore di queste Elezioni 2013 è il ‘Movimento 5 stelle’ che divora voti a destra e a sinistra con incredibile uniformità in quasi tutte le regioni.
Silvio Berlusconi e co., invece, hanno evitato il tracollo perdendo però 20 punti percentuali rispetto al 47% abbondante con cui vinsero nel 2008; dla suo canto, la coalizione di Bersani, rispetto alla sconfitta di cinque anni fa, non solo non guadagna, ma perde una buona fetta di elettorato: dal 37,4% al 30% circa di oggi.
Vi mostriamo un breve riassunto dei punti:
AFFLUENZA – Alle urne si sono recati il 75% degli aventi diritto al voto, un calo di cinque punti rispetto al 2008.
MOVIMENTO 5 STELLE – Il primo partito vince in maniera plateale contro il Pd alla camera. Il M5S di Grillo conquista il 25% dei voti e supera il 30% in cinque regioni: Liguria, Marche, Abruzzo, Sicilia e Sardegna. Un dato di fatto e imprescindibile p che l’elettorato giovanile premia il movimento promosso da Grillo che è riuscito ad insinuarsi anche nelle terre di confine del berlusconismo e feudo leghista.
BERLUSCONI – L’uomo che non doveva candidarsi si è poi schierato in prima fila. Pdl, Lega e soci perdono 20 punti e tuttavia distano davvero poco dal centrosinistra conquistando il Senato in Lombardia, Veneto, Sicilia e Campania. Vince al Sud, anche nella Puglia di Vendola. La Lega invece dimezza i voti passando dall’8 al 4.
PD – Per un pugno di vote vince alla Camera e nel voto nazionale anche in Senato, tranne che a palazzo Madama dove il Pdl conquista più seggi. Il partito di Bersani vince nel Lazio, in Friuli e in Trentino Alto Adige grazie all’accordo con gli autonomisti. Vendola invece è fermo al 3%.
MONTI – E’ l’ultimo sconfitto. Riesce ad entrare alla Camera per un pelo, superando la soglia del 10%. Al Senato non supera lo sbarramento dell’8% e resta fuori in SIcilia, Lazio, Abruzzo, Calabria e Sardegna.
