Anoressia: il dott. Alex De Benedictis ci parla della ‘Fame d’Amore’ che distrugge le donne

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Anorexia, Woman

L’Anoressia è una malattia in forte aumento e nell’85% dei casi sono le donne ad essere colpite: adulte, adolescenti e bambine. Tuttavia, nonostante l’impegno di molti professori della medicina, non se ne parla abbastanza, in particolar modo da parte dei media e soprattutto in televisione. Purtroppo i dati parlano chiaro e il numero di persone che soffrono di disturbi alimentari non è che un dato sottostimato rispetto a coloro che non riescono a capire di aver bisogno di aiuto. Oggi approfondiremo questo discorso con il nutrizionista dott. Alex De Benedictis. Come riconoscere e affrontare la malattia.

Secondo dati recenti, in Italia, sono più di 3 milioni le persone che soffrono di disturbi alimentari, numero in costante aumento.  Perché accade? Quali sono le principali cause di questo disturbo?

E’ chiaro che questo sia un dato sottostimato, in quanto elenca solo le persone che riescono a capire di aver bisogno d’aiuto ed “uscire allo scoperto”! Purtroppo, tantissime altre persone soffrono di DCA (Disturbi del Comportamento Alimentare), ma restano chiuse dentro se’ stesse ed il loro dramma! Ed aggiungerei che sempre più persone entrano nel vortice dei DCA perché c’è un aumentato disagio sociale, una maggiore aspettativa nei rapporti familiari e sociali ed una difficoltà crescente nel mostrare quel che si è dentro, pensando di dover mostrare soprattutto l’involucro… l’anoressica, essendo insicura, lo defemminilizza! Tuttavia, Nessun modello interpretativo sembra aver chiarito, in modo definitivo ed universale,  “la logica interna” che sorregge il discorso anoressico!

Sicuramente si tratta di un malessere psicologico che riguarda entrambi i sessi, ma le donne sono quelle più colpite! Si tratta di disturbi alimentari o è vera e propria fame d’amore?

Alcuni studi indicano l’essere donna come fattore “predisponente” al Disturbo! Romanticamente, penso che la donna sia molto più sensibile alla “mancanza d’amore” ed estrinsechi il disagio attraverso il cattivo rapporto col cibo e con l’inconscia distorsione della propria immagine corporea. L’anoressica cerca di “sparire”, per attirare l’attenzione ed essere “vista”!

Quali sono i danni più gravi che porta l’anoressia?

L’anoressia porta danni gravissimi: amenorrea (mancanza del ciclo mestruale), disfunzioni tiroidee, disidratazione, aritmie cardiache, stipsi, anemia, perdita dei denti (per effetto del vomito o per mancanza di calcio)… fino ad arrivare ad effetti, purtroppo, irreparabili! Con l’assurdità che l’anoressica si induce la morte, senza desiderare di morire…

Quali consigli si sente di dare ai parenti o agli amici che si trovano ad affrontare una situazione del genere? E quali sono i primi segnali che emergono da questa malattia?

I parenti devono trovare la forza e l’umiltà di mettersi in gioco, vincendo sensi di colpa e vergogne! La terapia dovrebbe, spesso, coinvolgere la famiglia… e quest’ultima dovrebbe avere la sensibilità e l’attenzione di notare ogni comportamento anomalo che riguarda il cibo (svogliatezza e lentezza nel mangiare, alimentazione monotona, l’andare in bagno subito dopo il pasto, attività fisica esasperata, ordine ossessivo, ecc.)

Nonostante sia un tema attualissimo si fa tuttavia confusione tra le varie malattie. Ci spiega un po’  le differenze che intercorrono tra anoressia, bulimia e obesità?

L’anoressia nervosa è una “incapacità” a mangiare quello di cui il corpo necessita, per rimanere in salute; oppure, vomitando quel che si è mangiato: tutto ciò perché la ragazza si vede sempre e costantemente grassa! Per cui, tende a “controllare” la propria vita, attraverso l’esasperazione del proprio peso ed un rapporto conflittuale col cibo! La bulimia (“la fame da bue”) appare fintamente opposta: quando la paziente perde il suddetto controllo, ha necessità di mangiare in maniera incontrollata, talvolta anche cibi crudi o ancora surgelati!!! Se la bulimica è di tipo “purging” (vomita), riesce a mantenere invariato il proprio peso, nonostante l’introduzione di enormi quantità di cibo… e riesce a mantenere “nascosta” la malattia!
Le abbuffate, soprattutto nei primi momenti, possono determinare PIACERE, perché allentano la “tensione” della dieta.  Tale “piacere” serve ed è utilizzato per “bloccare” altre emozioni negative, ma, a sua volta ne provocherà!
Se, invece, la paziente non vomita, il peso aumenta e la rende obesa.

Le persone che soffrono di  anoressia cercano di giustificarsi per non alimentarsi e raccontano bugie! Ci sono dei forum che addirittura danno consigli su come cercare di imbrogliare i propri familiari per non mangiare. Come fa un genitore a tenere sotto controllo una figlia adolescente che mostra i primi sintomi di questa malattia?

Il rapporto con la famiglia è importantissimo, soprattutto nella fase adolescenziale, fase “tempestosa”, ricca di cambiamenti ed insicurezze! La famiglia dovrebbe viaggiare accanto alla ragazza, accompagnandola verso la vita adulta: questo atteggiamento non risponde a complicate regole accademiche, bensì si ottiene dando AMORE alla ragazza, attraverso comprensione, dialogo, presenza e piacere nell’ascolto delle sue  problematiche adolescenziali. Ed inoltre,  bisogna tenere ben presente che le bugie sono parte della malattia!

Se invece amici o conoscenti si rivolgono alla persona colpite da questo disturbo con esclamazioni del tipo ‘sei troppo magra!‘, ‘mangi troppo poco‘, ‘come fai a essere così magra?‘. O ancora ‘Come fai a mangiare e non ingrassare mai?‘. Possono influire in maniera positiva o negativa nei confronti della persona che sa di essere malata o che magari non l’ha ancora capito?

Non sono queste le domande da porre alla paziente  borderline (quella “sulla linea di confine”) o a quella affetta da DCA! Esasperare e far sentire in colpa non è la maniera di aiutare! Un aiuto vero è l’ascolto, la comprensione, l’osservazione della realtà…. poi, magari, il consiglio di rivolgersi a personale specializzato, ricordando che dallo psicologo non vanno “i matti”, bensì tutti quelli che hanno bisogno di un indirizzo, per ritrovare o conoscere sè stessi.

alex-de-benedictis-fame-d-amore-associazione-onlusL’ossessione del peso purtroppo scatta sempre più velocemente, e le più colpite sono le adolescenti tra i 10-12 anni. Le famiglie che non sono in grado di sostenere un percorso terapeutico troppo costoso, secondo lei, come possono affrontare la cosa?

Esistono decine di Centri, in tutta Italia, dove ci si può rivolgere e chiedere l’aiuto di un’ intera equipe (psichiatra, nutrizionista, endocrinologo, ecc.) che si occupi della problematica: si paga soltanto il ticket ed è scaricabile sulla dichiarazione dei redditi. Un piccolo elenco di tali Centri è sul sito famedamore.it.

Lei è molto attivo su questo fronte, ci parli delle sue esperienze e del motivo più profondo per il quale ha deciso di fondare l’Associazione ‘Fame D’Amore Onlus’.

Ho sentito l’esigenza di creare “un gruppo”, uno “sportello d’ascolto”, qualcosa di pratico per coloro che soffrono direttamente e per le loro famiglie, per tutti quelli che non sanno cosa fare, non sanno dove andare…! La mia Onlus FAME D’AMORE partecipa a convegni scientifici, crea punti d’ascolto nelle piazze (il prossimo appuntamento gratuito sarò a Maggio 2013, presso alcuni centri commerciali) e mette a disposizione il sito web, con consigli, spiegazioni ed un elenco ufficiale del Ministero della Salute, con Centri Convenzionati in tutta Italia! Inoltre, sul sito famedamore.it  c’è la possibilità di mandare una mail, con qualsiasi tipo di domanda, dubbio o curiosità,  a cui rispondiamo direttamente noi addetti ai lavori. Infine, a breve, FAME D’AMORE presenterà un Progetto di Comunicazione e Prevenzione sui DCA del tutto innovativo… ma per questo, siamo alla ricerca di fondi…!

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