Movimento cinque stelle, nessuna fiducia: “Noi siamo la prima forza”

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Lombardi-Crimi-a-RomaIl Movimento cinque stelle ribadisce con forza il rifiuto di accordare la fiducia a “governi politici o pseudo tecnici con l’ausilio delle ormai familiari ‘foglie di fico’ come Grasso. I capigruppo del movimento, Vito Crimi e Roberta Lombardi, dopo l’incontro con il presidente della Repubblica, chiedono di ottenere l’incarico in quanto ‘prima forza‘ politica alle ultime elezioni per numero di voti.

“Senza incarico da Colle, a noi Vigilanza e Capasir ” aggiungono Crimi e Lombardi dopo le consultazioni al Quirinale.  “Il M5S voterà invece ogni proposta di legge se parte del suo programma” è la sintesi di Beppe Grillo, nel suo blog, dell’incontro con il Capo dello Stato al Quirinale. Dunque è un no netto a Bersani, a Grasso e ad un ipotetico personaggio di ‘alta caratura’ chiamato a guidare l’esecutivo. L’unico governo possibile è quindi “un esecutivo a cinque stelle”, fanno sapere i capigruppo al Quirinale.

“Finora non c’è stata data nessuna rappresentanza istituzionale a M5S, né la presidenza del Senato né della Camera, che sono state oggetto di mercanteggiamento tra i partiti. Non è stata riconosciuta la volontà popolare” afferma la Lombardi al termine dell’incontro con il Colle“Le cariche istituzioni sono state oggetto di mercanteggiamento tra partiti e non espressione del riconoscimento della volontà popolare” ha aggiunto poi Vito Crimi.

E’ dunque iniziato il secondo giorno di consultazioni col capo dello stato per la formazione del governo: dopo l‘incontro con Grillo, Napolitano incontrerà i gruppi parlamentari di Camera e Senato di Pdl, Lega Nord e Autonomie (sarà presente anche Silvio Berlusconi); in tarda mattinata Napolitano si sposterà in senato per consultare il Presidente Emerito della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi; alle 18 il colloquio conclusivo con i Gruppi parlamentari del Senato e della Camera del Partito Democratico.

L’idea alla quale il Movimento cinque stelle sta lavorando in queste ore è che il movimento stesso presenti il nome di un candidato premier, chiedendo ai partiti di appoggiarlo. “Il paese a picco ce l’ha mandato chi ha governato finora. Noi vogliamo scardinare il sistema, archiviare quella stagione”, aveva anticipato Roberto Fico alla Stampa, invitando i neo parlamentari a dire anzitutto ‘no’ al finanziamento pubblico ai partiti.

La trincea del Movimento cinque stelle è ben salda: ‘l’inesperienza’ con la quale è stata assolta la questione del’appoggio di alcuni senatori del movimento a Grasso andrà riabilitata e corretta, stando anche alle parole del filosofo Becchi, teorico del movimento, secondo il quale “tutto va distrutto per essere ricostruito”; Bersani dal canto suo nega la possibilità di un ‘ponte’ con il Movimento cinque stelle, appoggiando invece  l’idea di una figura istituzionale indicata da Napolitano. Scelta civica propone larghe intese ‘a geometrie variabili’, mentre Berlusconi accusa il Pd di volere anche Quirinale e palazzo Chigi e annuncia la mobilitazione permanente in piazza dei suoi.

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