Caso Orlandi: misteri irrisolti e critiche a buon mercato: i falsi scoop della rete ‘democratica’

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CASO ORLANDI – Il nostro paese è diventato la patria di tanti misteri, o presunti tali, che restano irrisolti, nonostante le tante indiscrezioni  che vengono alla luce in modo alquanto sospetto.  Un recente pezzo su Emanuela Orlandi ha suscitato perplessità e facile ironia da parte di alcuni lettori che con i loro commenti erano contentissimi di aver scovato la bufala, la falsa notizia. Ormai, con la storia della “democrazia della rete”, tutti si sentono dei novelli investigatori, pronti a lanciare strali contro chi ha commesso l’errore o tacciando un giornale di “incapacità”, dimenticando tutto il lavoro che c’è alle spalle, e i tanti validissimi articoli pubblicati. Ma si sa, con questa falsa democrazia della rete, ci ritroviamo con la fiera dell’ovvio e delle banalità: basta affacciarsi sui social network per leggere sciocchezze a tutto campo, ovvietà e assurdità lanciate in rete da personaggi che non hanno il coraggio di uscire allo scoperto, ma che usano nomignoli per nascondersi, lanciare il sasso per poi scappare.

Su Emanuela Orlandi ed altri casi trattati, non accettiamo lezioni da nessuno, anzi. Sarebbe il caso di andarsi a rileggere il lavoro svolto negli ultimi mesi.  Nel recente articolo su questo mistero, si citava la baronessa Rothschild per evidenziare che i veleni vaticani avevano origini lontane, e la nobildonna inglese era molto inserita in queste storie, grazie alle sue conoscenze, soprattutto con il chiacchierato cardinale Marcinkus. La sua strana morte, insieme alla sua fida segretaria, si collega al caso Orlandi poiché i soliti supertestimoni dell’ultim’ora, pongono in risalto un fatto: la baronessa era venuta a conoscenza di ciò che accadeva tra le mura vaticane, e di ciò che sarebbe accaduto da lì a pochi anni, visto il movimentismo di Giovanni Paolo II°, e le prime crepe createsi attorno allo Ior.

Fantasie, verità? Non ci sono prove concrete, ma si tratta di fatti di cui si deve parlare, soprattutto per non dimenticare. E quello dell’Orlandi non è l’unico mistero, basti pensare alle stragi degli anni settanta, alla bomba alla stazione di Bologna ed alla nuova versione portata alla luce da Cossiga qualche anno prima della sua morte.
Si tratta di Bufale? Non lo sappiamo, ma siamo convinti che in queste affermazioni dell’ultim’ora ci siano quelle verità nascoste che hanno consentito a tanti di trincerarsi dietro i segreti di stato, a copertura di azioni illegali compiute da tanti intoccabili. In questo modo, tentiamo di riportare chiarezza in un discorso inquinato da commenti “in cerca di autore”. Chi ha voglia di criticare, abbia la capacità di portare notizie a corredo, senza nascondersi dietro assurdi pseudonimi.

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