Roberta Ragusa, le indagini si spostano nei cimiteri

CronacaRoberta Ragusa, le indagini si spostano nei cimiteri

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CASO ROBERATA RAGUSA Roberta Ragusa potrebbe trovarsi non lontano da casa, tra le lapidi di San Giuliano Terme. Dopo gli ‘esiti negativi’ riportati dalle tracce biologiche rilevate nella macchina dell’amante di Antonio Logli, Sara Calzolaio, 29 anni, e nel furgone che lo stesso Logli utilizzava per lavoro, dopo la segnalazione di una collega circa due fazzolettini imbrattati di sangue ritrovati all’interno, ma poi gettati, adesso Roberta si cerca nei cimiteri tramite il georadar, lo strumento che permette di ‘vedere’ nel sottosuolo fino a tre metri di profondità.

Com’è noto la 45enne è scomparsa tra il 13 e il 14 gennaio 2012 dalla sua abitazione di San Giuliano Terme, in provincia di Pisa, e il primo indagato in questo caso è proprio il marito: Antonio Logli. Attualmente inserita nel registro degli indagati è anche la sua amante, Sara Calzolaio, che a tutti gli effetti, ha preso il posto di Roberta, anche nella vita dei suoi due figli. Gli inquirenti hanno sempre sostenuto che la donna coprisse Logli e non dicesse tutta la verità. Ma adesso il raggio d’azione degli investigatori, che non si danno per vinti, si è spostato e cercano Roberta nei cimiteri col cosiddetto georadar, uno strumento in grado di ‘vedere’ nel sottosuolo fino ad una profondità di circa tre metri. La scelta di cercare Roberta Ragusa nei cimiteri è stata avanzata dal primo momento della sua scomparsa, visto che il marito, Antonio Logli, dopo averne denunciato ‘l’allontanamento’ dichiarando che la moglie aveva perso la memoria dopo aver battuto la testa, si è recato al cimitero di Orzignano per cercarla e il settimanale Giallo riporta le sue dichiarazioni:

Stavo cercando mia moglie, pensavo che si fosse recata a pregare sulla tomba di sua madre.

Ma queste parole non hanno mai convinto gli inquirenti visto che la macchina di Logli, quel giorno, è rimasta parcheggiata fuori dal cimitero per troppo tempo. Così si sono recati a casa di Antonio per perquisire la macchina senza trovarla. Ma l’uomo si giustificò dicendo di averla lasciata al cimitero perché guasta e che si sarebbe fatto riaccompagnare da un amico.
Tuttavia sarebbe stato facile seppellire Roberta proprio lì, soprattutto nell’area dedicata all’ossario comune: i suoi resti potrebbero ritrovarsi anche in quella zona. L’operazione non sarebbe stata nemmeno difficile visto che le botole di quel cimitero non vengono mai chiuse a chiave.

Il giorno della sua scomparsa, Roberta, era molto turbata, prima di rientrare a casa aveva anche litigato con il suocero, Valdemoro Logli, il quale gli aveva detto che poteva andare via e da quanto si apprende lei aveva replicato con rabbia ‘Volete farmi fuori anche dall’autoscuola’. A casa, inoltre, non viveva una bella situazione: l’unica cosa che la legava al marito erano i figli e dei beni in comune. Dunque per gli inquirenti non c’è dubbio, il movente è economico. Roberta sarebbe stata uccisa a seguito di un forte litigio con Antonio Logli al quale ha assistito anche Loris Gozi, il vicino. Non per nulla, l’uomo, il giorno dopo si sarebbe recato proprio da Gozi per chiedergli se avesse visto la moglie, forse temeva di essere stato notato mentre occultava il cadavere della donna?

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