Alcuni giorni fa durante la ricerca condotta nei pressi del luogo in cui è avvenuto il naufragio della Costa Concordia, sono stati ritrovati alcuni resti di cui non si conosce ancora l’identità. Ma adesso sembrano spuntare nuovi resti. Il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, rende noto il ritrovamento di altri resti sui quali saranno al più presto condotti gli esami del Dna. Ha detto Gabrielli: “stiamo aspettando gli esiti delle analisi scientifiche” per quanto riguarda i primi resti che sono stati ritrovati. “Tra l’altro ne sono stati trovati altri che sono all’esame del Dna. Al di là delle facili anticipazioni dobbiamo aspettare i risultati che ci daranno conferma o meno dell’appartenenza dei resti ai dispersi. Nei prossimi giorni termineremo l’ispezione dei fondali e inizieremo quella degli interni. Sono luoghi complicati“.
Intanto si pensa che la cosa migliore sia quella di rendere stabile il più possibile la nave della Costa Concordia al fine di permetterle di affrontare l’autunno e l’inverno. “Poi procederemo alla verifica della fiancata che era sommersa, dove andranno collocati i cassoni” ha quindi aggiunto il capo della Protezione Civile. Per quanto riguarda invece, la collocazione del relitto della Concordia ha detto Gabrielli: “continuiamo ad avere il riferimento di Piombino ma è la Regione l’ente che ha la responsabilità del trasporto, perché la nave è un rifiuto. Sarà la Regione a dare l’autorizzazione al trasferimento e tutto questo sarà possibile a Piombino se Piombino sarà in grado di accoglierla“.
