Verrà varata oggi dal Consiglio dei Ministri la tanto temuta Legge di Stabilità. C’è il rischio che la sanità subisca profondi tagli pari a circa 2 miliardi e mezzo nell’arco di tre anni, ma si parla anche di meno tasse sul lavoro e di detrazioni per quelle imprese che assumono a tempo indeterminato. “Sarà un intervento equo e equilibrato e darà certezze a imprenditori, operatori e lavoratori per tre anni”. Di ciò assicura il Premier Enrico Letta. “I dettagli si sapranno domani. L’obiettivo è rilanciare crescita e investimenti” ha detto il Ministro dell’Economia Saccomanni. “Stiamo lavorando alacremente, ma ancora non abbiamo trovato la quadra. Comunque i tagli saranno meno del previsto“. Questo è invece ciò che il ministro degli Affari Regionali, Graziano Delrio, ha rivelato all’ANSA.
Sono previsti interventi per 10-12 miliardi con il fine di stimolare ed incentivare la crescita economica. Con la Legge di Stabilità l’Imu e la Tares verranno eliminate, ma verrà introdotta per i comuni la nuova ‘Trise’, Tributo sui Servizi comunali che varrà per proprietari d’immobili ed affittuari. La Trise prevede due ambiti, uno che riguarda la gestione dei rifiuti urbani e l’altro che è relativo invece alla copertura dei costi dei servizi che sono necessari per i comuni. I titolari dell’imposta sono i comuni che potranno imporla fino all’aliquota massima prevista dall’Imu e a questa potranno aggiungere una quota pari all’uno per mille.
I tagli riguarderanno anche la spesa della pubblica amministrazione. I dipendenti pubblici dovranno subire un taglio del 10% degli straordinari e con un nuovo blocco dei contratti. I più discussi restano comunque i tagli alla sanità. Sono previste sforbiciate per quanto riguarda la spesa farmaceutica e quella ospedaliera. In forse dovrebbe essere invece l’aumento delle tasse sulle rendite finanziarie che dovrebbe essere dal 20 al 22%.
