Al via riforma del Senato vivamente voluta dal governo Renzi. Dopo giorni di polemiche, contrasti e discussioni, il Consiglio dei ministri ha votato all’unanimità a favore della riforma che cambierà il volto del Senato italiano. Dunque via libera al ddl, il nuovo disegno di legge che prevede la trasformazione del Senato della Repubblica in camera non elettiva composta da rappresentanti di Regioni e Comuni e del Titolo V della Costituzione.
Si tratta di una riforma che è “una grandissima svolta per la politica e le istituzioni“ e che finisce per chiudere “un dibattito trentennale“. Questo è quanto ha annunciato il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al termine del Cdm, dando conferma del fatto che con questa riforma il Senato non sarà elettivo, costerà di meno e non dovrà votare né la fiducia né il bilancio. Intanto il Premier rivolgendosi ai pochi no contrari alla riforma ha detto: “Saranno in minoranza, al Senato e nel Paese“. D’altronde Renzi, si sa, può vantare anche l’appoggio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che da tempo ha espresso la sua convinzione sul “superamento del bicameralismo paritario”, ha spiegato il Quirinale.