Giornata Internazionale della donna: Papa Francesco e le donne

CronacaGiornata Internazionale della donna: Papa Francesco e le donne

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Papa Francesco - Giornata Internazionale della donna - 8 marzo 2015

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA – Google, come al solito, non scorda le ricorrenze più importanti e con un doodle speciale celebra l’importanza della donna nel mondo. Ancor di più lo fa il nostro pontefice, Papa Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio, che in ogni frase che pronuncia riconosce il vero valore della donna denunciando il maschilismo della chiesa ed esaltando il genio femminile. E’ vicino a tutti, ma è l’Uomo, fra gli uomini, che soprattutto è vicino al “sesso debole”.

E oggi, 8 marzo, giorno in cui cade la ricorrenza della Festa della donna 2015, vogliamo ripercorrere insieme a voi le frasi più belle pronunciate da Papa Francesco nei confronti del pianeta femminile:

Per la serie, “non siamo conigli“: Papa Francesco tenne il seguente discorso dal rientro di una visita nelle Filippine: “C’era una donna che aspettava l’ottavo figlio e ne aveva già sette nati col cesareo: questa è una irresponsabilità! Dio ti dà i mezzi, sii responsabile! Alcuni credono che – scusatemi la parola – per essere buoni cattolici dobbiamo essere come conigli. No! Ci vuole una paternità responsabilie. Per questo nella Chiesa ci sono gli esperti matrimoniali e tante vie d’uscita. Per la gente povere un figlio è un tesoro. Quindi si alla prudenza, ma apprezziamo la generosità di quel papà e di quella mamma che vedono i ogni figlio un tesoro”. In sostanza, dunque, fare tanti figlio non ti procura il distintivo del buon cristiano.

Ancora dal viaggio delle Filippine, dove incontrò molti giovani, invitò tutti ad ascoltare le donne: “Le donne hanno molto da dire nella società di oggi. A volte siamo troppo maschilisti e non lasciamo spazio alla donna. Ma lei sa vedere le cose con occhi diversi dagli uomini. Sa fare domande che noi uomini non riusciamo a capire. – Continua il Papa – Solo quando siamo capaci di piangere possiamo capire qualcosa e rispondere qualcosa. Al mondo di oggi manca il pianto. Certe realtà della vita si vedono soltanto con gli occhi puliti dalle lacrime. Impariamo a piangere, come questa ragazza che ci ha segnato oggi”. Facendo riferimento a Jun, 14 anni, che raccontò al padre la sua storia di abusi.

Mancanza di welfare tra uomo e donna. Su di essa ricadono le responsabilità maggiori, schiacciate dalla mole di impegni di madre, lavoratrice e casalinga: tre in uno quanda la donna è un unico essere! Papa Francesco mette in evidenza questo stato di “martirio” della mamma in particolare. Ecco le parole pronunciate durante l’Udienza generale in Vaticano: “Spesso ci si approfitta della disponibilità delle madri a sacrificarsi per i figli per risparmiare sulle spese sociali. Bisognerebbe comprendere di più la loro lotta quoatidiana per essere efficienti sul lavoro, e attente e affettuose in famiglia; capire meglio a che cosa aspirano per esprimerei frutti migliori e autentici della loro emancipazione. Le madri sono l’antidoto più forte al dilagare dell’individualismo egoistico. Vivono un martirio materno. Una società senza madri sarebbe una società disumana perché le madri sanno testimoniare sempre, anche nei momenti peggiori, la tenerezza, la dedizione, la forzamorale” e ancora: “[La donna] È colei che accoglie la società, colei che contiene, la madre della comunità. La donna ha il dono della maternità, della tenerezza; se tutte queste ricchezze non si integrano, una comunità religiosa si trasforma in una società non solo maschilista, ma anche austera, dura e mal sacralizzata”.

Era il mese di Agosto 2013 quando Papa Francesco pronunciò queste parole durante la XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù, tenuta in Brasile, rispondendo alla domanda di alcuni giornalisti circa la sua opinione sulla donna nel sacerdozio femminile: “La chiesa è femminile, è sposa e madre: il ruolo della donna nella Chiesa non si può limitare a fare la chierichetta, la cateschista o la presidentessa della Caristas. No! Dev’essere di più, profondamente di più misticamente di più. Bisogna fare una profonda teologia della donna. Sull’ordinazione delle donne, la Chiesa dice “no”, ma io ripeto: la Madonna, Maria, era più importante degli Apostoli. La donna,nella Chiesa è più importante dei vescovi e dei preti! Secondo un monaco del II secolo, tra i cristiani ci sono tre dimensioni femminili: Maria, come madre del Signore, la Chiesa e l’Anima.”. “Non riduciamo l’impegno della donna nella Chiesa, bensì promuoviamo il loro ruolo attivo nella comunità ecclesiale”.

E anche oggi durante l’Angelus, in Piazza San Pietro, ha ricordato la donna: “Un mondo dove le donne sono emarginate è sterile, perché le donne vedono oltre, ci trasmettono la capacità  di capire con un cuore più paziente e più tenero“.

E infine per chiudere con ironia, visto che il nostro Papa ne è molto dotato, ecco cosa dichiarò tempo fa alle suore “Siate madri, non siate zitelle”.

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