E’ inorridito il padre di Chiara Insidioso, la ragazzina pestata a sangue dal fidanzato, a Casal Bernocchi, Roma, per la decisione presa dal Tribunale che ha emesso condanna nei confronti dell’uomo che l’ha picchiata, concedendogli un ulteriore sconto di pena di quattro anni. Maurizio Insidioso si sfoga su Facebook, pubblicando un post che ha l’amaro in bocca oltre ad aver allegato gli scatti in cui ritraggano la figlia picchiata dal suo ex fidanzato.
Oggi mi piacerebbe avere la possibilità di sapere che potrei portarti via da questa Italia… bruciare la mia carta d’identità sarebbe un sogno… io non mi sento rappresentato più da nessuno in questo paese…
Chiara Insidioso Monda fu massacrata di botte dal fidanzato
E per le ferite riportate al cranio rimase in coma per circa 11 mesi e ora si trova in stato vegetativo. Il padre di Chiara Insidioso scrive così contro Maurizio Falcioni, autore del massacro, e contro tutta la giustizia italiana:
Cara Chiara, oggi sono stato affianco a colui che ti ha ridotto cosi per sempre… lo sai oggi sei stata oltraggiata da lui… dal suo avvocato e dai giudici che non hanno coraggio – scrive Maurizio Insidioso – Chiara l’ITALIA è un paese dove non c’è dignità e in quell’aula si parlava solo del modo in cui riabilitare al mondo quel verme di Falcioni… nessuno ha mai pensato a come sei e sarai per sempre ridotta e abbandonata – Infine conclude – Lui ha ricevuto un bellissimo sconto che lo aiuterà a tornare presto a fare la sua vita… si fanno ricorrenze… si fanno salotti e si parla di violenza sulle donne… ma al dunque chi fa del male a una donna ne esce sempre meglio di chi è vittima. Chiare’ oggi non ci vediamo so’ stato male e non mi sento bene… ma vedrai che domani mi rialzo e ci rivediamo… tu sei la mia guida e ti ringrazio perché senza di te non posso sta.
La sentenza choc ha inorridito l’Italia che è vicina a quel padre costretto ad accettare una sentenza ingiusta nei confronti dell’uomo che ha ridotto la figlia in stato vegetativo e con la possibilità di riabilitarsi in società, mentre lui e la sua famiglia passeranno il resto della loro vita, in ospedale, accanto alla figlia.
