Napoli: Floridiana riapre la Villa, successo all’inaugurazione

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La Floridiana riapre le aree chiuse da più di un anno. A lavori di ristrutturazione ultimati, finalmente, si apre il Belvedere, la parte che dà sul mare e la collezione del Duca di Martina, uno degli eredi del Principe di San Severo, residente in piazzetta Nilo.

Riaperta Villa Floridiana al Vomero

Ieri mattina all’inaugurazione e conferenza stampa ha partecipato il soprintendente del Polo museale regionale, Mariella Utili, che è intervenuta insieme al presidente del consiglio regionale Vincenzo De Luca e il vicesindaco Raffaele Del Giudice. “Abbiamo siglato un accordo per la manutenzione – spiega il vicesindaco – Chiediamo però al Mibact maggiore attenzione a questo sito che è di sua competenza“.

Saranno contenti tutti i residenti vomeresi visto che il polmone verde collinare gli è stato restituito in tutta la sua bellezza. E in merito a questa agognata apertura il governatore della Regione Campania non ha potuto fare a meno di commentare il traguardo raggiunto sotto la sua amministrazione:

Stiamo lavorando per implementare la rete museale di Pompei, Campi Flegrei, Ercolano, Paestum, Caserta. Abbiamo in programma nella Reggia di Caserta la “Nona” di Beethoven diretta da Pappano e un Nabucco diretto da Oren per San Carlo e Verdi. Il Cipe ha stanziato 20 milioni per l’Archeologico, 30 per Capodimonte, 40 per il complesso vanvitelliano e 20 per il Polo museale di Paestum. Dobbiamo mantenere una linea di collaborazione e dialogo con tutti e soprattutto con il governo nazionale

I lavori di ristrutturazione hanno recuperato quella che era la facciata in bugnato progettata da Antonio Niccolino, il quale fu incaricato dal re Ferdinando IV di restaurare la residenza per la moglie morgantica, Lucia Migliaccio, duchssa di Floridia, visto che sarebbe stata quella la sua residenza estiva.

Riaperta Villa Floridiana al Vomero

La villa era chiusa al pubblico da febbraio del 2015, ma ora tutti i cittadini, e anche i turisti, potranno accedere a quella bellissima Gran Galleria che è un tripudio di arte grazie ai suoi sobri stucchi e i due caminetti in marmo statuario insieme alle colonnine ioniche che sormontano grandi specchiere. Conservato, nel polo museale anche le porcellane del Duca di Martina Placido di Sangro, discendente del Principe San Severo. Questa collezione fu acquistata dallo Stato nel 1911 per conservarle in questo luogo. Ricordiamo prima, però, che il giovane possidente di tali bellezze morì suicida chiedendo a suo padre di lasciare il suo patrimonio alla città di Napoli. Tali collezioni, però, furono ereditate da un nipote, Placido conte de’ Marsi, che decise di portare queste pregiate porcellane nel suo palazzo il Rione Sirignano.

Meglio approfittare dunque di questa apertura, sperando che i prossimi lavori di ristrutturazione non siano così lunghi tanto da sottrarre al popolo partenopeo una delle ville da cui si gode la più bella veduta di Napoli.

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