ROMA – E’ l’ennesima tragedia frutto di una società che mangia tutto e sputa via il diverso, è l’ennesimo suicidio consumatosi a Roma, nella capitale per lo stesso maledetto motivo. Un 14enne si è infatti tolto la vita la scorsa notte gettandosi dal terrazzo condominiale, l’adolescente era omosessuale e si sentiva da tempo escluso dalla comitiva di amici. Gli inquirenti hanno già aperto un fascicolo contro ignoti e si lavora sull’accusa di istigazione al suicidio.
ANCORA – Il 14enne ha lasciato due messaggi alla famiglia per spiegare i motivi di tale gesto, uno su un pezzo di carta scritto a mano ed un altro su una pen drive, “Sono omosessuale, nessuno capisce il mio dramma e non so come farlo accettare alla mia famiglia” queste le poche parole scritte a penna su un pezzo di carta. Il ragazzo nei messaggi lasciati alla famiglia ha chiesto scusa ed ha spiegato il suo dramma quotidiano costituito da continue angherie e prese in giro da parte dei propri coetanei che lo avevano messo alla berlina. L’episodio, consumatosi a Roma nel quartiere San Basilio nelle prime ore di Venerdì è solo l’ultimo di una lunga serie, già a Novembre infatti un 15enne era stato trovato appeso ad una corda nel bagno dei nonni mentre a Maggio un 16enne aveva tentato il suicidio lanciandosi dalla finestra della propria scuola durante la ricreazione. Insomma sembra di rivedere sempre lo stesso film con la stessa sceneggiatura, certo cambiano i protagonisti ma la pellicola rimane la stessa, persino la location rimane immutata. Purtroppo la nostra società non ha ancora capito che nessuno può essere libero se costretto ad essere simile agli altri, insomma per dirla alla Paul Valéry dovremmo arricchirci delle nostre reciproche differenze piuttosto che additare il diverso.
