L'Eurogruppo – che ieri notte a Lussemburgo, dopo una seduta fiume, ha rinviato la decisione sui prestiti – ha dato quindi ad Atene due settimane di tempo. Il suo presidente, Jean-Claude Juncker, ha convocato l'ennesima riunione straordinaria dei ministri di Eurolandia per domenica 3 luglio: questa è la deadline e in quell'occasione, non oltre, si deciderà se versare o meno i soldi nelle casse dello Stato greco. 'Mister Euro' è chiaro: "La sostenibilità del debito pubblico greco può essere garantita solo attuando il programma di austerity. Non ci sono alternative". E a chi gli chiede sull'enorme difficoltà di realizzare in poco tempo privatizzazioni per 50 miliardi di euro, taglia corto: "Le devono fare e basta". Mentre sul rischio di un contagio a Paesi come l'Italia e il Belgio, il presidente dell'Eurogruppo corregge il tiro rispetto ad un'intervista rilasciata nei giorni scorsi: "Credo che l'Italia non sia in pericolo. Ho solo voluto mettere in guardia – ha spiegato – contro azioni imprudenti che possano scatenare reazioni irrazionali da parte dei mercati".
(ANSA)