Home Cronaca No Tav: Val di Susa resiste ed è battaglia anche sul web

No Tav: Val di Susa resiste ed è battaglia anche sul web

TORINO – In Val di Susa ancora tensioni. Le forze dell'ordine hanno dato il via al blitz per consentire l'avvio del cantiere per la Torino-Lione nell'area Maddalena a Chiomonte (Torino). 

 

Migliaia di manifestanti si sono opposti agli agenti. Almeno 2000 uomini in divisa si sono schierati sui tre fronti dell'area del cantiere presidiata dai No Tav, che proteggono il loro ambienti dai nuovi lavori ferroviari.

 

Un sessantina di feriti per ora, e quaranta fanno parte delle forze dell'ordine. Ruspe e pale macchine per rimuovere le barriere, la polizia ha poi incominciato a lanciare lacrimogeni. I 15 minuti di tempo dati ai manifestanti per sgomberare l'area non sono bastati. Dopodiché le forze dell'ordine hanno avanzato sfondando le barricate. Così i No Tav si sono messi in fuga risalendo la Valle, ma al contempo hanno cosparso di chiodi a 4 punte e ricoperto di liquido oleoso la strada dell'Avanà, per rendere scivoloso il terreno e difficile l'avanzata del convoglio.

 

I Piemontesi non vogliono in alcun modo far 'bucare' le loro montagne per consentire il collegamento dell'Italia all'Europa intera. Comunque sia, dopo ore di tensione la polizia ha aperto un varco dall'autostrada A32 e ha consegnato l'area alle ditte appaltatrici. Iniziano così i primi lavori per gli scavi e per la realizzazione del tunnel geognostico. Maroni l'aveva detto 'La Tav si farà, altrimenti possiamo dire addio ai fondi europei e al collegamento col futuro'.

 

Il tam tam e il passa parola via mail, sms e facebook, che sembra essere la sede centrale dei NO TAV, è partito già da ieri da parte degli estremisti. Si accodano poi gli scioperi messi in atto da numerose fabbriche metalmeccaniche della Val Susa mentre un presidio No Tav è stato promosso per questo pomeriggio davanti alla sede del Pd torinese. 

 

La protesta approda anche nella capitale dove è stato organizzato un sit-in di solidarietà agli attivisti per bloccare i lavori del treno ad alta velocità.

Fra i manifestanti presenti anche alcuni membri del comitato No Tav e del popolo Viola e rifondazione comunista. E via del Corso, oggi è stata chiusa per circa un'ora.

 

E' possibile seguire la cronistoria della protesta su NoTav.info, per non parlare poi di tutti i gruppi facebook e twitter.