Ieri, tragedia sulle montagne francesi e svizzere. Un'alpinista italiano perde la vita precipitando mentre scalava la vetta del Galenstock, sulle Alpi Urane. Oggi la Polizia Svizzera ha diffuso la notizia. "Erano tre gli alpinisti italiani che volevano effettuare la scalata del Galenstock (3.370 metri). A causa della nebbia e del forte vento due alpinisti hanno deciso di non continuare'' mentre ''il terzo ha proseguito da solo la scalata".
La vittima è precipitata per circa 200 metri. Le cause sono ancora da accertare ed è subito "inchiesta". Solo oggi la salma è stata rimpatriata per le pessime condizioni meteorologiche.
Invece questa mattina, sono stati ritrovati a 2.700 metri d'altitudine, nel comune di Villar d'Arena, corpi di altri sei scalatori.
La morte di questi ultimi, secondo le prime ricostruzioni, è avvenuta a causa di una frana. L'identità delle vittime non è stata ancora resa nota, ma la Farnesina conferma che non ci sono italiani.
I corpi sono stati rinvenuti da un escursionista che dice "le vittime erano in due cordate. Pensiamo – continua – che siano stati travolti da una caduta di neve e pietre".
Questo splendido posto, purtroppo, sembra essere maledetto. Già nel 2007 un'intera famiglia fu travolta da una frana, proprio sullo stesso massiccio. Ma gli esperti lo sanno che questa zona è conosciuta proprio perché pericolosa, soprattutto quando la neve si fa pesante