MILANO – Mario Cal ,71 anni, braccio destro di Don Luigi Verzè (nella foto), fondatore dell'ospedale S.Raffaele, si è suicidato nel suo ufficio stamattina sparandosi un colpo di pistola in testa. Mario Cal, dopo aver salutato la sua segretaria, si è recato nelle sua stanza per raccogliere i suoi effetti personali dopo la sua uscita dal gruppo previsto dal piano di risanamento con la nomina di un nuovo consiglio d' amministrazione per la fondazione San Raffaele, quando proprio la donna che ha salutato ha sentito il rumore del colpo. Subito si è precipitata nell'ufficio, trovando Cal disteso per terra in una pozza di sangue.
I soccorsi sono arrivati immediatamente, ma per Verzè non c'è stato più niente da fare, dopo un'ora è morto per la ferita riportata. Il braccio destro di Don Verzè in questi giorni era stato sentito dalla Procura di Milano, come persona informata sui fatti, per chiarire i debiti accumulati dall'istituto ( circa un miliardo). L'avv. di Cal , Rosario Minniti ha spiegato, "Era preoccupato per i debiti del San Raffaele, che non aveva mezzi per far fronte al pagamento dei creditori". Il manager ha lasciato due lettere, una alla moglie e un'altra indirizzata alla segretaria, di quest'ultima si conosce il contenuto: "grazie di tutto e scusami". Entrambe sono in mano alla Polizia Scientifica per l'analisi delle impronte digitali.
Mistero sul ritrovamento della pistola con cui il manager si suicidato. L'arma è stata trovata in un sacchetto di plastica lontana dal corpo dell'uomo, per questo il pm, Maurizio Ascione, ha disposto gli accertamenti e nelle prossime ore ascolterà la persona che rinvenuto la pistola. Il fondatore dell'ospedale, il 91enne Don Verzè, non è ancora stato informato di tutti i dettagli, l'ufficio stampa del San Raffaele fa sapere: "Informeremo Don Verzè piano piano, con le dovute cautele".