Solo adesso, dopo una giornata di guerriglia, la situazione è ritornata relativamente tranquilla.
Il corteo era partito intorno alle 10 per raggiungere i sentieri dove erano iniziati i lavori preliminari per il cunicolo della Maddalena. Già di buon mattino centinaia di persone si sono riunite al corteo per la protesta. Numerosi anche i pullman e i punti di ritrovo sono stati Giaglione, vicino Susa, ed Exiles, ai piedi del forte. In testa ai cortei anche i bambini che reggevano palloncini e striscioni colorati riportando lo slogan " Giù le mani dalla Val di Susa" e sotto la foto di Falcone e Borsellino.
Sembrava che la manifestazione stesse procedendo tranquillamente, almeno fino a quando due protagonisti del movimento hanno cercato di arrampicarsi su per la montagna per poi scendere dal bosco verso il cantiere, imitati anche da altri manifestanti. Ed è stato così che sono partiti i primi fumogeni da parte delle forze dell'ordine per disperdere gli oppositori. La polizia ha lanciato anche dei bengala per richiedere dei rinforzi. Tuttavia il corteo che è partito da Giaglione ha rioccupato la baita No Tav. Inoltre, attorno al cantiere, sono stati comunque lanciati dei fuochi di artificio, segno che i No Tav hanno ripreso parti del sito.