Sembra un altro delitto infinito quello di Rivalba a giudicare dalla complessità delle indagini. Chi ha ucciso Paolo Pasquale Pilla evidentemente ha provato a scavare altre due fosse, prima di gettare il cadavere nell'ultima buco scavato di appena un metro e mezzo di lunghezza.
L'omicidio si infittisce e tutto sembrerebbe girare intorno ad una casa comprata all'asta, nascosta tra i boschi di Rivalba. Amicizie pericolose quelle del tecnico informatico di 34 anni, di cui non amava tanto parlare.
La vittima è stata uccisa da persone che non scherzano, e che per una banalità potrebbero uccidere chiunque. Pilla è stato ucciso con tre colpi di pistola alla testa. Poi portato nel boschetto e seppellito vicino casa ritrovato lunedì, tre giorni dopo la scomparsa, dal vicino e l'ex fidanzata. Uno dei proiettili è stato recuperato dal suo cranio in seguito all'autopsia effettuata da Roberto Testi.
Allo stato attuale al caso lavora il Ris di Parma. Ora si passa al setaccio della vita della vittima, amicizie, abitudini e dalle indagini emerge che Pilla abbia convissuto con una donna di nome Emanuela Pulizzi, dalla quale avrebbe avuto un figlio. Una situazione al quanto ingarbugliata. La donna recentemente l'avrebbe denunciato per stalking e di controbattuta l'uomo l'avrebbe denunciata per abbandono di minore oltre avere un conto in sospeso con la medesima di circa 7000 euro. Ma si dice che ultimamente le cose andavano meglio infatti è stata proprio la donna ad averlo cercato assieme al fratello.
Tuttavia gli esperti hanno esaminato la fossa in cui è stato seppellito, rinvenendo le impronte di scarpe. Probabilmente era con gente di cui si fidava e delle quali non aveva timore. Ancora un giallo tutto da risolvere. L'auto rossa vista dalla vicina di casa che arrancava sulla strada con a bordo Paolo e due uomini. L'ora della morte tra le 16 e le 18 di sabato 30 luglio, dopo un pranzo consumato in centro a torino con dei conoscenti.
E' stata inoltre ritrovata la sua Peugeot 206 di colore grigio dove aveva lasciato i vestiti che indossava quando era uscito da casa dei genitori. Abiti diversi che non indossava al momento del ritrovamento del corpo senza vita.
Emergerebbe poi un altro figlio ancora oltre a quello con la signora Pulizzi, comunque sia nella sua vita erano già presenti guai con la giustizia. Denunciato per maltrattamenti dalla sua ex compagna o ancora indagato per truffa. Le indagini ovviamente spaziano su tutto, e si sta indagando anche sulla società di consulenza informatica costituita di recente con altri tre soci, tra cui Andrea, l'amico di vecchia data; oltre ovviamente la villetta nel bosco con piscina, tutta da ristrutturare e comprata per 85 mila euro all'asta giudiziaria.