Ribelli libici circondano il Rais che intanto parla ad una Tv Araba

PoliticaRibelli libici circondano il Rais che intanto parla ad una Tv Araba

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La tv libica Al Orouba in queste ore ha trasmesso un messaggio audio del colonnello Muammar Gheddafi: "La Libia sia dei libici, non della Francia, non dell'Italia, non dei colonialisti. Non permettete che i ratti lascino Tripoli ai colonialisti". Quindi lancia un appello a uomini, donne e bambini: "Non ci sarà un posto sicuro per i ribelli. Uccidete i ribelli strada per strada e non abbiate paura dei bombardamenti – continua e ribadisce – La Libia non è della Francia, non è di Sarkozy". 

Intanto i ribelli hanno fatto sapere che sono vicinissimi al Rais. Avrebbero circondato alcuni edifici, a Tripoli, dove presumono sia nascosto il leader Libico con la sua prole, non lontano dal compound. Uno degli insorti sostiene "Sono assieme, in u na piccola buca" e ancora "Sono tutti insieme là dentro, la faremo finita. Oggi finiremo il lavoro".

In base a quanto riporta l'Ansa, sembrerebbe che i ribelli a bordo di pick-up e motorini, abbiano lanciato a Tripoli l'assalto ad una roccaforte gheddafiana, ad Abu Salim, nella parte sud orientale della capitale. Inoltre i ribelli provengono per lo più da Misurata. 

Secondo alcune immagini riprodotte da Skynews vi è stato un bombardamento della Nato sul quartiere, appunto, di Abu Salim, dove si suppone sia nascosto il colonnello.

Ricordiamo che oggi sono stati liberati i quattro giornalisti rapiti ieri nei pressi ti Tripoli. Elisabetta Rosaspina e Giuseppe Sarcina del Corriere della Sera, Domenico Quirico de La Stampa e Claudio Monici di Avvenire stanno bene e si trovano all'Hotel Corinthia ma è stato ucciso l'autista che li accompagnava. Sono stati liberti da due libci,

INVIATO STAMPA, SALVATI DA DUE RAGAZZI LIBICI – "Ci hanno salvato due libici, due ragazzi a cui dobbiamo tutto". Lo ha detto l'inviato della Stampa Domenico Quirico dopo la liberazione. Lo si legge sul sito del quotidiano. (ANSA).

Avevano tutti perso la speranza, si credevano morti ormai, e ora, invece, devono la vita a queste due persone. Anche l'inviata del Corriere della sera, Elisabetta Rosaspina, ha parlato con il suo giornale, al direttore del quotidiano Ferruccio De Bortoli ha assicurato che stanno tutti bene. La giornalista "é apparsa tranquilla", ha detto De Bortoli. "Il nostro primo pensiero va all'autista ucciso a sangue freddo dai sequestratori", hanno detto poi i giornalisti appena liberati in un'intervista all'inviata del GR Rai in Libia. "Hanno picchiato e ucciso il nostro autista davanti a noi", ha raccontato l'inviato dell'Avvenire Claudio Monici in un'intervista trasmessa da SkyTg24. "Era un amico. Non un amico da tanti anni. Un uomo buono", ha detto Monici. "Parlava un misto di italiano e inglese. Lavoravamo spalla a spalla. Lui era spalla a spalla con me quando gli hanno sparato. L'ho visto pregare per la sua vita". Esprimendosi poi in italiano, Monici ha continuato: "Io sto bene, penso alla famiglia e alle persone care dell'autista che per permetterci di fare il nostro mestiere di giornalista ha perso la vita".

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