Alberto Burri a San Gemini. In mostra le opere grafiche

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Si terrà nella città di San Gemini (Terni), nella splendida Sala dei Priori di Palazzo Vecchio, la mostra dedicata alla produzione grafica di Alberto Burri, dal titolo "ALBERTO BURRI GRAPHEIN. L'opera grafica" con l’esposizione di 24 opere. La mostra ha ricevuto la Medaglia dal Presidente della Repubblica quale suo Premio di rappresentanza. Questa è promossa dalla Società Dante Alighieri, con il Patrocinio della Fondazione Palazzo Albizzini-Collezione Burri di Città di Castello, (da cui provengono le opere), dell'Accademia di San Luca, dell'Università per Stranieri di Perugia ,e organizzata dall'Ente Giostra dell'Arme "San Gemini", in collaborazione con la Regione Umbria e con il Rotary Club Terni.

L'esposizione è curata da Alessandro Masi che si è occupato anche del catalogo. Tra i vari obiettivi non c’è solo quello di presentarci le grandi capacità artistiche di Alberto Burri ma anche quello di evidenziare come le sue ricerche su grafica si siano mosse parallelamente e indipendentemente dalla produzione maggiore. L’artista impegnò tutte le sue forze al pari delle sue opere più importanti, sperimentando fortemente, con grandissimi risultati anche dal punto di vista estetico.

Nato a Città di Castello nel 1915, Alberto Burri fu un grande rappresentante della arte Informale, al pari di Lucio Fontana. Risalente al secondo dopoguerra, questa corrente artistica, che non si presentò mai completamente omogenea tra i suoi rappresentati europei e americani, fu la risposta degli artisti agli orrori del conflitto mondiale. Denominatore comune fu il rifiuto completo verso qualsiasi tipo di forma. Questo perché la forza distruttrice della guerra aveva lacerato ogni sua rappresentazione nella realtà. Con l'informale la materia è posta al centro, l'artista la sceglie e l'accosta ad altre, ma non gli dà forma, lascia che gli eventi incidano su di essa in maniera prettamente casuale. L’artista perde il suo potere creatore, diventa schiavo degli eventi, e si lascia trasportare all'interno della sua corruzione.

Burri si inserì al meglio in questa corrente artistica lavorando soprattutto con materiali di scarto o di riuso, prediligendo i sacchi di juta. Importanti nella sua produzione furono anche i cretti: sublime rappresentazione di come la materia è sempre soggetta a mutazioni dovute per la maggior parte a fattori esterni, su tutti, il tempo. La produzione grafica fu intrapresa già negli anni 50 del '900 e gli valse il riconoscimento ufficiale dell'Accademia Nazionale dei Lincei che conferì al Maestro il Premio Feltrinelli per la Grafica nell’ anno 1973, al quale conseguiranno altri riconoscimenti ufficiali.

La mostra apre le sue porte al pubblico il 25 settembre fino al 9 Ottobre, a San Gemini (Terni) in Palazzo Vecchio, per riscoprire un grande artista italiano nell'anno della celebrazione dei 150 anni dell'Unità Italiana.

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