Collection speciale per il ventesimo anniversario della scomparsa di Miles Davis

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È difficile non riconoscere a un musicista come Miles Davis un ruolo di innovatore e genio nel campo della musica.

Infatti per quasi tren'anni è stato una figura chiave non solo del jazz , ma di tutta la musica popolare del XX secolo.

Personaggio eclettico, non si è fermato all'esecuzione classica del jazz come tanti suoi colleghi, e dopo aver preso parte alla rivoluzione Bebop, Davis fu fondatore di numerosi altri stili jazz, fra cui il Cool jazz, l'Hard Bop, il Modal jazz ed il jazz elettrico o jazz-rock. Le sue registrazioni, assieme agli spettacoli dal vivo dei numerosi gruppi guidati da lui stesso, furono fondamentali per lo sviluppo artistico del jazz.

Mercoledì 28 settembre cade il 20esimo anniversario della sua scomparsa e le schiere di ammiratori del grande trombettista si aspettano qualche pubblicazione speciale.

Ma è stato difficile, anche per i più esperti, immaginarsi cosa si poteva inventare la Sony Music (ex Columbia), la casa discografica che per trent'anni è stata la sua etichetta (dall'album Tutu dell'86 Miles passò alla Warner), visto che il mercato è saturo di collection dedicate al maestro, ma la sorpresa è arrivata nei negozi di musica, il 13 settembre, quindici giorni prima della data della ricorrenza.

Gli esperti della Sony si sono ricordati che Davis, nel lontano autunno del 1967, fece un tour in Europa con il suo gruppo di allora:

Wayne Shorter sassofoni, Herbie Hancock pianoforte, Ron Carter contrabbasso, Tony Wiliams batteria.

La Columbia non lo seguì e i concerti di Davis, come accadeva spesso, furono presi d'assalto da etichette minori e da tecnici non autorizzati.

La Sony si è appropriata di quelle registrazioni dal vivo pubblicandole e quindi realizzando un box di tre cd più un dvd e un booklet.

Il box è intitolato  "Miles Davis Quintet Living in Europe 1967, The Bootleg Series vol.1", e proprio dal titolo si intuisce la novità, visto che bootleg significa disco pirata o di contrabbando, e quindi è il primo caso di un'etichetta multinazionale pubblichi materiale pirata.

La scritta "vol.1" fa intuire che la collezione avrà un seguito.

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