CAPITOLO UNO: LE DONNE DI HENRY TOULOUSE-LAUTREC
Quanta sensualità in quelle sue donne. Quanta in quei corpi che danzavano e che prendevano da bere al Moulin Rouge, silhouette dalla forte pelle bianca. Non era le stesse donne di Degas, ballerine in pose aggraziate, belle fuori ma vuote dentro. Le donne di Toulouse erano vive, nascondevano la malinconia di una vita trascorsa al servizio di uomini che appartenevano ad un ceto che sperperava il proprio danaro. Da qui la loro ricerca della felicità nell'alcool e nella danza, momenti di fuga e di distacco dalla realtà. Il pennello di Lautrec riuscì ad immortalarle in forme piatte, cosi come era diventata per loro la vita, e a collocarle in ambienti che non prendevano mai una conformazione ben definita. Linee e colori ricreano quella vita parigina bohèmien a cui lo stesso Toulouse apparteneva. I suoi problemi fisici non hanno mai condizionato la sua voglia di assaporare la "bella vita". L'alcool e le donne accompagneranno tutta la vita e la produzione dell'artista che aveva assimilato al meglio la lezione impressionista.
