Saranno costretti a risarcire 100 milioni di euro il ministero della difesa e quello dei trasporti ai familiari delle 81 vittime del disastro aereo avvenuto tra Ponza e Ustica. Il tribunale civile di Palermo ha infatti condannato le due istituzioni per "omissioni, negligenze e depistaggi". Il risarcimento arriva dopo 31 anni dall'accaduto (27 giugno 1980), che vide la caduta a mare del DC-9 della compagnia Itavia.
Secondo la corte, i ministeri hanno provocato "danni morali e psichici notevolissimi ai familiari delle vittime". Dopo le due sentenze del 2007 e del 2010, arriva quella definitiva che conferma il risarcimento. Anche se non sono ancora state accertate, la sentenza potrebbe riaprire un nuovo scenario anche sulle cause della vicenda. La tesi dei legali dei familiari delle vittime è agghiacciante; la teoria è che ad abbattere l'aereo fu un missile di nazionalità francese o americano. Teoria avanzata sulla base di alcune testimonianze nonché di alcune dichiarazioni, tra cui quelle dell'ex Presidente della Repubblica Francesco Cossiga. I familiari si auspicano di non dover aspettare altri 31 anni.