Tonfo preoccupante in borsa per Dexia, banca franco-belga, il cui titolo è sceso nella giornata di ieri a 1,03 euro.
L'ex premier socialista, Laurent Fabius, esprime grande preoccupazione intorno al sostegno della Francia ma "non verrà messo a rischio il rating del paese" specifica Christian Noyer, governatore della Banca di Francia. "Il Belgio e la Francia mettono molti meno soldi in questa operazione rispetto a quanto previsto dagli inglesi per Royal Bank of Scotland", ha detto Noyer, aggiungendo che Dexia "è un caso particolare, le banche europee e francesi sono in ottima salute rispetto alle loro omologhe inglesi e americane".
Francois Baroin, ministro dell'Economia, assicura che l'intervento "non appensantira' il debito dello Stato francese perche', secondo Eurostat, le garanzie agli istituti finanziari non sono piu' integrate nel debito pubblico". Jean Leonetti, ministro francese per gli Affari Europei, ha definito la questione "particolare e che non ha niente a che fare con il debito greco" e si è inoltre mostrato ottimista sul futuro dell'Europa che, secondo lui, supererà al meglio la crisi.
Intanto il quotidiano belga 'De Tijd' afferma che i clienti di Dexia Banque Belgique hanno ritirato 300 milioni di euro dai loro conti. La cifra, precisa il giornale, e' inferiore a quanto prelevato nella crisi del 2008.