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Caso Mediatrade, prosciolto Silvio Berlusconi

Il gup di Milano, Maria Vicidomini, ha prosciolto “per non aver commesso il fatto” il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nell’ambito del processo Mediatrade. Rinviati a giudizio invece il figlio del premier Pier Silvio Berlusconi e il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, con l’accusa di frode fiscale. A giudizio andranno anche gli altri nove imputati, tra i quali il produttore Frank Agrama e il mediatore Daniele Lorenzano. Il processo prenderà il via il 22 dicembre 2011 davanti ai giudici della seconda sezione penale del tribunale di Milano.

La Procura di Milano ha già annunciato  ricorso in Cassazione contro il proscioglimento di Silvio Berlusconi.

L’inchiesta della Guardia di Finanza, coordinata dai pm Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro, verteva sulle modalità con le quali società del gruppo Berlusconi acquistavano i film dalle major americane, per trasmetterli sulle reti Mediaset. Invece di contrattare direttamente i diritti, secondo l’accusa, queste società li compravano a un costo maggiore dalla Wiltshire di Frank Agrama, il presunto socio d’affari di Berlusconi, che, a sua volta, li aveva comprati dalle case di produzione americane. La differenza tra quanto pagato dalla Wiltshire e l’esborso del gruppo Fininvest/Mediaset sarebbe finito, secondo l’accusa, su alcuni conti in paradisi fiscali, che ammontato a circa 34 milioni di dollari.