Il Corriere della sera riporta che molte City starebbero preparando una class action contro Rim. Il malcontento deriva soprattutto dagli uomini business, come banchieri che proprio non possono fare a meno del loro smartphone. La maggior parte dei clienti BB sono proprio loro, le aziende, le quali gestiscono, in modo veloce ed economico, questo tipo di traffico e i quali non ne vogliono proprio sapere di aspettare la risoluzione del problema.
Rim, fino a 12 mesi fa, era il capo indiscusso, deteneva il monopolio in questo campo, almeno fino all'avvento di iPhone e sistema Android che un po' hanno preso il suo posto. E già ieri il titolo dell'azienda ha perso il 2 per cento a New York e il 3,46% a Toronto.
La natura del problema è forse un virus, ma fatto sta che tutto il mondo sembra essere in crisi. Soprattutto gli operatori telefonici che di continuo inviano scuse alla propria clientela e dovranno poi affrontare non solo il danno di immagine, ma anche quello dei ricavi.
Per ora il traffico ritorna a tratti e ieri due operatori degli Emirati Arabi, Emirates Telecommuniations e Emirates Integrated Telecommuniations, hanno promesso ai propri clienti che verranno ricompensati per le perdite.
Il disagio mondiale è partito nel data center a Slough, fuori Londra, per poi allargarsi nelle infrastrutture canadesi della società muovendosi come un virus anche se è stato escluso l'attacco hacker. La Rim, tuttavia, ha comunicato che sta lavorando giorno e notte per ovviare al problema, ma niente si sa delle tempistiche necessarie per ritornare alla normalità proprio a pochi giorno di distanza dal lancio del nuovo Bold. Certo l'accaduto influenzerà molto sulla vendita del nuovo prodotto.
Tuttavia la tecnologia è imperfetta, ma una casistica del genere non si era mai verificata nella storia della telefonia. Per non parlare delle ultime ore dove sembra che il servizio stia ritornando a singhiozzi intasando le caselle di posta degli utenti, delle email non arrivate nei giorni precedenti