Delitto Meredith Kercher: scarcerati Raffaele Sollecito e Amanda Knox, condannati in primo grado, rispettivamente a 26 e 24 anni di carcere, con l'accusa di aver ucciso la studentessa americana. L'attesa sentenza della Corte d'Appello è arrivata alle 21.50 di lunedì sera. Scarcerati perché giudicati "non colpevoli" per "non aver commesso il fatto".
Alla lettura della sentenza erano presenti le tv e la stampa di tutta Italia e Usa. Una sentenza che stravolge completamente la condanna di primo grado. All'uscita dall'aula numerosi contestatori hanno gridato ripetutamente "vergogna!".Lyle, la sorella di Meredith, conferma comunque la fiducia della famiglia nel sistema giudiziario italiano. «L’interrogativo che ci poniamo – aggiunge – è però chi solo le altre o l’altra persona responsabile insieme a Guede (condannato definitivamente a 16 anni di reclusione). A noi non interessa vedere degli innocenti in carcere. Sollecito e la Knox o chiunque non si dimostri responsabile dell’omicidio».
«Chi ha ucciso Meredith insieme a Rudy Guede?»: è la domanda che la famiglia Kercher si pone all’indomani della sentenza. Perché «non si può parlare di perdono se non si sa chi è stato». Ma il pubblico ministero, Manuela Comodi, non ha dubbi: con l’assoluzione di Raffaele Sollecito e Amanda Knox «non è stata fatta giustizia».