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Facebook: speciale algoritmo contro l’alcool

E' stato sviluppato, da due atenei americani, uno speciale algoritmo in grado di analizzare lo status di Facebook per scoprire chi fa uso di alcool.
I ricercatori dell’Università del Wisconsin e dell’Università di Washington hanno creato questo algoritmo in grado di rilevare i riferimenti all'uso di alcool, nei profili pubblici di Facebook di 300 studenti di età compresa tra i 18 e i 21 anni.
L'esperimento, che è stato condotto con degli studenti volontari, è stato incentrato sugli aggiornamenti di stato sul social network dei giovani, che sono stati divisi in tre categorie: gli update senza riferimento all’alcool, con riferimenti all’alcool ma non allo stato di ubriachezza e quelli che includevano parole come “sbronzarsi”, “distruggersi”, “sfasciarsi” e altre frasi riferite a stati di intossicazione etilica.
I volontari poi sono stati invitati a compilare un test denominato AUDIT che aiuta a capire se il soggetto ha problemi con l’alcool.
Il risultato è stato soddisfacente, infatti nessuno di chi aveva uno status “sobrio”, o per lo meno “non troppo” è stato identificato come una persona che abusa di bevande alcoliche, mentre quelli con regolari e frequenti update dedicati all'alcool invece, tendevano a superare la soglia di allarme.

Questa è una bella iniziativa che coinvolge un social network  come Facebook, che conta milioni di utenti, per informare sui danni e i pericoli legati all’alcool e per prevenirne l'abuso da parte dei giovani.