Nettuno è una cittadina in provincia di Roma, bagnata dal mare e a 60 chilometri dalla Capitale, che tra i palazzi della zona moderna nasconde una vecchia casa colonica diroccata, risalente probabilmente agli anni della bonifica delle Paludi piantine, indicatacome un luogo di maledizioni e paura.
Questo rudere, circondato da palazzine risalenti agli anni '50 si trova in una traversa di Via Veneto ed è introdotta da un cancello arrugginito, il cui sentiero porta alla piccola casetta bianca dal tetto sfondato, proprio come nei film del terrore.
Quando finì la II Guerra Mondiale tutte le case coloniche di Nettuno furono abbattute per lasciar spazio a nuovi edifici in cemento, ma quella casa è rimasta là, disabitata e abbandonata.
Alcuni tentativi di abitazione ci sono stati, ma spesso si sono rivelati pessimi investimenti.
Furono realizzati anche dei lavori di recupero dello spiazzo per metterlo al sicuro dalle gallerie sotterranee, ma la copertura in cemento crollò miseramente. Poi, nella seconda metà degli anni ’90 uno straniero, che aveva trovato rifugio nella casa, fu trovato morto senza che fossero accertate le cause del decesso, alimentando così vari racconti sulla sua morte, racconti a volte dai risvolti macabri con tanto di roghi razzisti o incontri di sette sataniche.