Home Cronaca Pompei: crollo di un muro romano. Inutile l’allarme lanciato da Villari

Pompei: crollo di un muro romano. Inutile l’allarme lanciato da Villari

Nuovo crollo a Pompei, dove ha ceduto una parte del muro romano di cinta esterno situato in una parte a nord degli scavi, zona Porta di Nola: i carabinieri hanno sequestrato stamani parte degli scavi. Il cedimento non ha causato danni agli edifici vicini, tanto meno feriti, anche se il muro si trova in un'area normalmente aperta alle visite. 

Il muro crollato era realizzato con la tecnica dell'"Opum incertum". Pertanto i sopralluoghi sono ancora in corso ed è stato specificato che il danno non così rilevante (anche se si tratta di un muro antico? ndr) perché non era affrescato. Tuttavia l'area del crollo è stata recintata, per consentire alla soprintendenza e ai carabinieri, con un nucleo di specialisti nella tutela del patrimonio culturale, di fare i controlli di rito. Probabilmente il crollo è avvenuto a causa delle forti piogge che ha interessato soprattutto il napoletano e province. 

Ma crolli di questo tipo si potevano evitare? Chissà… anche se i primi allarmi sono stati annunciati già agli inizi di ottobre. Ricordiamo infatti, che già nel 2010, gli scavi pompeiani hanno subito una vicenda analoga. A cedere fu il muretto grezzo di sei/sette metri nel giardino della Casa del Moralista, altri due muri all'interno degli scavi e la Schola Armaturarum, la Domus dei gladiatori dove si allenavano gli atleti nell'antica Pompei.

L'allarme iniziale è stato lanciato da Villari il 7 ottobre: "È necessario mettere subito in sicurezza il sito di Pompei , anche per l'imminente arrivo delle piogge – continua – finchè non sará fatto il timore di nuovi crolli c'è e bisogna agire con cautela"

Invece Orlando (Idv), ministro riferisca in Parlamento: "Questo governo incapace sta mandando a pezzi l`Italia. Con la sua politica scellerata non ha compromesso solo l`economia del Paese e la nostra credibilità all`estero, ma sta mandando in rovina anche il patrimonio storico e culturale. Per questo, l`Italia dei Valori ha deciso di presentare un`interrogazione sull`ennesimo e inaccettabile crollo avvenuto a Pompei" conclude "In un altro Paese, il ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Galan, si sarebbe già dimesso. Dopo il fallimento del suo predecessore, anche Galan ha dimostrato di non essere in grado di ricoprire il suo ruolo. Prima che avvenga un altro disastro chiediamo che il ministro venga in Parlamento a riferire su quanto accaduto".

Quindi il restauro di Pomepi è in bilico: martedì prossimo arriverà il Commissario europeo per le politiche regionali Johannes Hahn, e da questa visita dipenderanno i finanziamenti destinati al sito archeologico di circa 105 milioni. Per ora i progetti relativi al restauro sono 39, almeno quelli iniziati… insieme ad altri che riguardano un'altra area che si sviluppa in 60 ettari e con circa 1.500 domus.