"Ognuno rammenta le date con un proprio sistema. Nel mio caso ad ogni emissione discografica corrispondono 'certi particolari momenti' degni di essere ricordati – spiega Renato Zero -. Ciascuna di quelle canzoni ha accompagnato periodi più o meno esaltanti della mia vita. I luoghi delle mie ispirazioni non sono mai stati casuali. Una composizione musicale e letteraria necessitano sempre di uno scenario singolare". Ma quali sono i luoghi che hanno ispirato il cantautore romano? "Sono stato stimolato dai tramonti di Ventotene o dalle notti sempre particolarmente feconde del mio piccolo universo residenziale. Finestre aperte. Pochissima luce artificiale. E soprattutto silenzio".
Il 15 novembre inoltre usciranno, in versione completamente rimasterizzata, due capolavori della discografia di Renato Zero: "Voyeur" e "Zero".
I due titoli fanno parte del progetto di ripubblicazione dell'intero catalogo dell'artista inaugurato un anno fa con: "Tregua", "Artide Antartide", "Via Tagliamento 1965-1970" e il rarissimo "Prometeo".
"Voyeur" è stato registrato e mixato a Londra nel 1989 nell'arco di soli quattro mesi.
"Zero", uscito per la prima volta nel 1987, è legato invece ad un altro momento speciale della carriera di Renato, quando, in compagnia del suo grande amico Rodolfo (Foffo) Bianchi, girò l'Italia con i nastri 24 piste sotto il braccio pur di raggiungere altri cantanti famosi e incidere dei duetti.