'Scassare la casta' sarà lo slogan della prima puntata di 'Servizio Pubblico', condotta da Michele Santoro.
Questa nuova avventura partirà giovedì 3 novembre alle ore 21.00 su multipiattaforma tv, web e radio. In totale 26 puntate, incluse quelle speciali e in concomitanza con eventi. Il progetto è stato presentato nel corso di una conferenza stampa tenuta nella sede della Fnsi, con Santoro affiancato da Sandro Ruotolo e Vauro.
Il programma stesso sarà finanziato dagli spettatori. Tutto parte con il sostengo di quasi centomila persone che hanno donato 10 euro a testa "ed è stato un risultato straordinario – commenta santoro – perchè noi pensavamo ottimisticamente a cinquantamila adesioni di partenza. E' stato quindi praticamente raccolto un milione di euro per questo progetto che prevede una spesa di 250mila euro a puntata, con un fatturato della società previsto in sette milioni e con cui approntare l'avventura".
Gli ospiti di questa prima serata saranno l'imprenditore Diego Della Valle e il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. Santoro spiega la scelta legata al fatto che:"in questo momento ci sono due punti di vista su come uscire dalla crisi. Uno è quello della normalità che fa funzionare il mercato, fa funzionare le istituzioni con criteri di maggiore efficienza; l’altro è quello di dire che c’è un intero mondo che ha fatto cilecca. Dobbiamo chiederci in che modo si può impedire la “finanzializzazione” dell’economia". Su Facebook, in contemporanea alla puntata, partirà un sondaggio sul tema dibattuto in studio, quindi si cercherà un contatto diretto con la rete e immaginiamo il successo della fanpage che attualmente consta di 92mila fan circa.
Ma come al solito il giornalista più discusso del momento non si fa mancare proprio nulla, e di conseguenza non mancherà nemmeno il suo compagno d'avventura di Anno Zero, Marco Travaglio, che racconterà la balla della settimana!
Il programma è scritto da Chiara Paolin del 'Fatto Quotidiano'. Si potrebbe definire un Telesogno scacciato progressivamente da Mediaset, Rai e La7 che oggi diventa il materiale provvidenziale della rete, social network, tv locali e SKY.
Tuttavia Santoro tiene a ribadire:
Dirmi che non mi rivedrete più in Rai mi sembra una maledizione. Ciò che stiamo facendo è anche un atto d’amore nei confronti del servizio pubblico. L’ho detto e lo confermo, io sono della Rai ma non potevo continuare a lavorare contro la volontà del mio editore. Io non solo dovevo lavorare e fare profitti ma poi dovevo difendermi coi miei soldi dalle aggressioni che l’azienda mi faceva, usando i soldi che noi stessi avevamo portato nelle loro casse. Un paradosso insopportabile. Era uno stress psicologico enorme
E in quanto alla politica:
Solo in Italia si considera la politica arbitro dell’informazione. La prima cosa da fare per rendere l’Italia un Paese normale è allontanare i politici dall’informazione. Finché noi giornalisti non ci indigneremo per questo vuol dire che saremo in una condizione di semilibertà. Con La7 al momento dell’accordo è venuta fuori una richiesta di poter sottoporre ogni nostra azione della trasmissione a verifiche del loro ufficio legale. Questo in violazione dei contratti che tutelano l’autonomia dei giornalisti
E all’intervistatore che chiedeva se la denuncia dei condizionamenti combaciasse con una condanna della categoria, Santoro ha detto così: "Io mi posso permettere, grazie alla mia popolarità e alla mia età, di affrontare un’avventura diversa. Io ci provo a forzare una situazione che tutti conoscono, che non ci lascia esprimere liberamente. Io lo faccio anche per gli altri, anche per coloro che accettano questa situazione".ù
Noi di news 24h | magazine facciamo un grande in bocca al lupo per Santoro e Staff, ricordandovi che stiamo cercando di inserire lo streaming nel sito così che tutti i lettori possano seguire la trasmissione tramite nel nostre pagine.
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