Home Cultura Stage europei: solo il 12,2% riesce ad ottenere un contratto dall’azienda

Stage europei: solo il 12,2% riesce ad ottenere un contratto dall’azienda

Non supera il 16% la percentuale dei ragazzi che rimangono a lavorare in azienda con un qualsiasi contratto dopo uno stage. La ricerca è stata svolta su migliaia di studenti dallo European Youth Forum (Forum europeo della gioventù).

Tra i partecipanti al sondaggio (gli italiani componevano l’11%), il 75% ha avuto l’aiuto da parte della famiglia o ha dovuto cercare qualche lavoretto nel finesettimana per mettersi qualcosa da parte e affrontare le spese, dato che la maggior parte dei tirocini non prevedono un rimborso spese, o se era previsto, è risultato insufficiente a ricoprire i costi tra benzina/biglietti per i mezzi pubblici e pranzo.

Tra gli italiani intervistati solo il 14%, che hanno svolto uno stage in un’azienda, sono riusciti ad ottenere un contratto dalla stessa azienda. Secondo Unioncamere, nel 2010 solo 38mila stagisti su 310mila sono riusciti a rimanere in azienda: si tratta del 12,2%. Luca Scarpiello, vicepresidente del forum, rivela: “Anche dove questo fenomeno era impensabile fino a qualche anno fa, come in Svezia e in Danimarca, oggi i tirocini gratuiti e senza sbocco lavorativo sono considerati normali”.

Statisticamente gli stagisti italiani sono i più vecchi, mediamente hanno 28-30 anni e solitamente sono laureati e non pagati. Al fine di modificare questa spiacevole situazione, il Forum ha preparato una Carta europea per la qualità degli stage e degli apprendistati, che vorrebbe far approvare dall’Europarlamento. Questa Carta prevede che nessuno lavori gratuitamente. Anche se, in ogni caso, ci sono Stati, come la Francia, in cui un tirocinante riceve, per legge, almeno quattrocento euro mensili. In Italia questo risultato sembra proprio esser un miraggio!