Caserta: prof.ssa accusata di razzismo in una scuola media

Brutta storia di razzismo nella scuola media "Pietro Giannone" di Caserta. Un’insegnate di geografia ha giustificato il voto di un compito in classe a una ragazzina per via del suo colore della pelle.
La dodicenne ha avuto il coraggio di raccontare l’episodio alla madre, che ha informato la scuola dell'accaduto.

«Tu non sei come gli altri, sei nera», ha detto la professoressa davanti a tutta la classe. E per questo, per la sua pelle, lei ha preso 7, mentre il suo compagno, bianco, con il compito quasi identico al suo, ha preso 9. La madre della ragazza ha raccontato tutto alla preside, Maria Bianco, che ha dovuto far fronte alle versioni discordanti degli interessati, da un lato tre alunni, tra cui la bambina di colore al centro della presunta discriminazione, che affermano per iscritto che la docente avrebbe giustificato un voto più basso al compito di geografia con la motivazione «perchè tu non sei come gli altri, sei nera»; dall'altro l'insegnante che si difende e che stamattina al suo ritorno a scuola dopo un periodo di malattia ha negato ogni addebito mettendo in dubbio la versione dei ragazzi.
Toccherà a un ispettore della direzione scolastica regionale fare chiarezza sull'episodio .

L’insegnante sotto accusa, 40 anni, sposata e con figli, aveva già manifestato qualche problema di relazione con gli alunni, e per questo le era già stato tolto l’insegnamento di Italiano, e lasciata solo la cattedra di Storia e Geografia.
Il grave episodio di razzismo è stato rivelato durante il collegio dei docenti soltanto mercoledì scorso. Nei prossimi giorni interverrà probabilmente anche il Ministero.

La scuola in maniera cautelare ha già preso i primi provvedimenti: si attende che venga avviata una richiesta di sospensione dall’incarico.