Home Cronaca Darfur: il collaboratore di Emergency, Francesco Azzarà è libero

Darfur: il collaboratore di Emergency, Francesco Azzarà è libero

Al telefono i responsabili di Emergency confermano la liberazione di Francesco Azzarà, 34 anni, rapito il 14 agosto in Darfur (Sudan).

Il collaboratore di Emergency era stato prevelavato da un gruppo di uomini armati presso il centro pediatrico di Nyala, nel Darfur.
Il sequestro, durato 4 mesi, è stata segnato da alcuni momenti di grande apprensione.
A metà settembre Cecilia Strada aveva riferito di aver sentito telefonicamente Francesco e di aver ricevuto rassicurazioni circa le sue condizioni. Ma pochi giorni dopo il sequestro, si erano diffuse indiscrezioni circa una richiesta di riscatto avanzata ad Emergency, smentita subito.
Il 9 settembre agenzie di stampa e giornali avevano diffuso la notizia di un blitz dell'esercito sudanese per liberare tre prigionieri che si era concluso con la morte di 13 soldati. Si era temuto che tra i sequestrati ci fosse anche Francesco e che fosse rimasto ferito o ucciso nel corso del raid, poi la smentita ufficiale del governatore del Darfur meridionale, che aveva svelato che il blitz rientrava nel quadro di un'operazione militare contro gruppi armati attivi sulla frontiera e non per la liberazione di ostaggi.

Sul sito di Peacereporter, il leader di Emergency, Gino Strada, ha confermato che Francesco sta bene, e anche i familiari hanno potuto riferire la notizia.

A rassicurare sulla veridicità  della notizia della liberazione è stata la stessa famiglia Azzarà attraverso il proprio portavoce: "Abbiamo avuto conferma dalla Farnesina della liberazione di Francesco. E' al sicuro e lo stanno portando a Khartum".

Ora lo aspettano tutti a Motta San Giovanni, il paese dove Azzarà vive con la sua famiglia, in Calabria, dove è già scattata la festa.