Home Cronaca Firenze: più di diecimila persone per dire no al razzismo

Firenze: più di diecimila persone per dire no al razzismo

Hanno sfilato più di diecimila persone oggi lungo le vie di Firenze, per dire no al razzismo.
Un corteo voluto dopo la strage della settimana scorsa in cui Gianluca Casseri, estremista di destra, ha ucciso a colpi di pistola Modou Samb e Mor Diop e ferito altri tre cittadini senegalesi.
La manifestazione è partita alle 15 da piazza Dalmazia, dove il killer ha ucciso i due africani.

La comunità senegalese si è occupata del servizio di sicurezza e ha dimostrato perché era in piazza: rifiutare la violenza, il razzismo, l’intolleranza.

Il corteo è stato aperto da un camioncino con alcuni giovani stranieri avvolti nelle bandiere della pace, seguiti da due gruppi delle comunità dei senegalesi, dei migranti e della rete antirazzista che hanno intonato un canto costante per tutta la durata del corteo.

A guidare la testa dei manifestanti una mamma con il suo bambino, con indosso gli abiti del proprio paese di origine e alle loro spalle un folto gruppo di nordafricani con tanti cartelli dietro a uno striscione gigante sul quale campeggiava la scritta “spazio per gli ambulanti per salvare la dignità”. Poco più avanti un lenzuolo bianco con la scritta verde “leghisti razzisti la vergogna dell’Italia”.

Numerosi anche i leader politici e rappresentanti delle istituzioni: il sindaco di Firenze Matteo Renzi, il governatore della Toscana Enrico Rossi, il leader di Sel Nichi Vendola, il leader del Pd Pier Luigi Bersani, Rosy Bindi e il segretario di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero.

Oltre a Firenze, anche in altre città sono state organizzate manifestazioni di solidarietà in ricordo di Mor Diop e Modou Samp.
A Milano il corteo è partito in maniera pacifica, ma il clima è cambiato rapidamente quando un gruppo di giovani, per lo più di origine africana, ha preso la testa del serpentone creando lunghi momenti di concitazione.

Anche a Napoli c'è stata una manifestazione, con un migliaio di persone, raggiunti anche dal sindaco Luigi De Magistris che al termine del corteo, con l'assessore D'Angelo, ha incontrato i manifestanti e ascoltato le loro richieste.