Somalia: liberata la nave italiana ‘Savina Caylyn’, dopo mesi di ultimatum e trattative

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Dopo mesi di attesa e di paure la petroliera italiana "Savina Caylyn", sequestrata lo scorso febbraio dai pirati somali è stata liberata oggi. L'equipaggio era composto da 22 persone. In una nota diffusa da palazzo Chigi "Il Presidente del Consiglio Mario Monti ha espresso la sua più viva soddisfazione per il rilascio dell'equipaggio e della nave italiana 'Savina Cylyn', sequestrata l'8 febbraio 2011 da un gruppo di pirati somali".

In base a quanto riportato da Reuters Italia, sembra che i pirati abbiano liberato la nave e l'equipaggio in cambio di un riscatto da milioni di dollari e che avrebbero lasciato cadere da un velivolo in due tranche, la notizia però è stata smentita dalla Farnesina. Tuttavia i somali sembrano prendersi beffa del nostro Stato, violando ogni riserbo sulla trattativa, rivelando dettagli scomodi per qualsiasi governo.

E ancora Reuters riporta quanto riferitogli da un pirata:"Abbiamo appena ricevuto gli ultimi 3 milioni del riscatto pattuito da 11,5 milioni di dollari. Abbiamo abbandonato la nave". L'uomo ha detto di chiamarsi Adbiwali comunicando da Haradhere, una delle maggiori basi di pirati della costa. Adbiwali ha detto che 17 indiani sono stati liberati dopo l'arrivo della prima parte del riscatto, mentre i cinque italiani sono stati rilasciati a pagamento completato. 

La nave dell'armatore Fratelli D'amato SpA di Napoli, era stata sequestrata dopo un attacco effettuato da un barchino di pirati con granate e armi da fuoco, a 500 miglia nautiche dall'India e 800 dalla Somalia. 

Ricordiamo che i familiari dei protagonisti di questa spregevole vicenda non hanno mai gettato la spugna. Hanno cercato di farsi largo in tutto e per tutto pur di dar voce al loro dolore. Infatti per mantenere alta l'attenzione sui marittimi sequestrati dai pirati somali è stato costituito anche un coordinamento 'Liberi subito'. Lo scorso agosto, una delegazione procidana, a Rimini, ha incontrato e consegnato una lettera contente l'appello dei cittadini dell'isola al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano:

"L'isola di Procida – scrivevano nella lettera – e' da immaginarsi come una grande famiglia ed inevitabilmente la vicenda della petroliera italiana Savina Caylyn coinvolge l'intera comunita'. Non sopportiamo piu' il rumore di questo silenzio ci sentiamo lasciati soli e calpestati come italiani, ma come procidani non ci fermeremo: rivogliamo tutti i marittimi a casa al piu' presto. Il nostro popolo e' fatto di persone miti e dignitose che manifesta in maniera sobria anche quando scende in piazza, ma la voce della nostra isola deve giungere forte e chiara a coloro che possono e devono risolvere la questione". A pochi giorni dall'incontro con il capo dello Stato uno striscione con le foto dei 5 italiani sequestrati e' stato esposto sulla facciata di Palazzo San Giacomo, sede della giunta comunale di Napoli. Lo striscione, portato al sindaco Luigi de Magistris dai familiari dei marittimi, recava le scritte "Aiutateci" e "Liberiamo gli italiani dimenticati nelle mani dei pirati somali"

Invece, il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, ha manifestato 'sollievo e soddisfazione' per la notizia della liberazione del triestino Eugenio Bon, primo ufficiale di coperta sulla nave 'Savina Caylyn': "La notizia della liberazione dei cinque marittimi italiani e, tra questi, di Eugenio Bon, dopo oltre 10 lunghi mesi di sequestro, non puo' che allietarci. Dobbiamo sempre cercare di pensare a quanti italiani, a quanti nostri corregionali quotidianamente sono con sacrificio impegnati in lavori difficili o rischiosi: spero di incontrare Eugenio Bon al piu' presto a Trieste".

Anche il Sindaco di Procida esprime la propria felicità circa la liberazione dei suoi cittadini. In tutta l'Isola ci sono stati suoni di campane ed era palpabile il voler partecipare alla gioia di tutta la comunità. Tuttavia attende ancora le conferme dovute dalla Farnesina per la messa in sicurezza dell'equipaggio in tutto e per tutto.

De Magistris: "Un Natale speciale". "Sono contento della liberazione dei marinai della Savina Caylyn. Sarà un natale speciale per loro e le loro famiglie". Lo scrive sul suo profilo Facebook Luigi de Magistris, sindaco di Napoli. "Ora, con sollievo – conclude – possiamo rimuovere lo striscione che abbiamo tenuto sulla facciata del palazzo sede del comune di Napoli". "La liberazione dell'equipaggio della Savina Caylyn è una bella notizia". E' il commento del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. "Sono contento per i nostri marinai e per i loro familiari, che finalmente possono abbracciarli dopo undici mesi di prigionia".

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