Home Design Il Bambù, materiale da costruzione sostenibile e resistente come alternativa al legno

Il Bambù, materiale da costruzione sostenibile e resistente come alternativa al legno

Non tutti sanno che il bambù potrebbe essere utilizzato come un valido sostituo di alcuni materiali da riciclo che difficilmente vengono smaltiti, o meglio i cittadini in generale mostrano difficoltà nel prodigarsi per il riciclo. Tutti sono a conoscenza della sua presenza nella cucina cinese o alle poltrone da giardino, ma negli ultimi anni il bambù viene utilizzato in campi diversi e in tanti paesi come materiale di primo impiego. Le sue caratteristiche lo rendono un ottimo alleato nella costruzione di abitazioni, di ponti e di arredi. Il bambù grazie alla sua abbondanza e per la sua convenienza, risulta essere molto adatto anche a costruzioni di grandi dimensioni.

L’esportazione di questo vegetale, dalla Cina, si è duplicato, il centro tedesco per l’informazione sul bambù indica una crescita del giro di affari tra il 10 e il 20% all’anno.

Innazitutto il bambù è un vegetale ‘ecologico’, non a caso il francising ‘ECOSTORE‘ (rimpiego di materiale tecnologico) l’ha scelto per la realizzazione   di strumenti tecnologici come tastiere per pc, mouse o pen drive. Tuttavia questa è una minima parte del suo utilizzo, sono tantissimi i designer e gli architetti che lo scelgono per la caratteristica che lo rende facilmente reperibile, cresce velocemente (circa 60 cm al giorno) e per la coltivazione che non richiede agenti chimici o parassiti. Il bambù è leggero e flessibile mentre la corteccia è resistente e alcune specie particolari riescono a produrre il 35% in più di ossigeno rispetto ad altri alberi.

Questa sembra essere la volta buona per imparare a rispettare un po’ in più il nostro ambiente e un maggiore uso di bambù come alternativa al legno sarebbe un ottima idea, potremo ispirarci a Soren Korsgaard che propone la sua soluzione a la Woven House. Il nostro ambiente l’abbiamo ereditato, il mondo non ci è stato regalato per abusarne, ma solo prestato dai nostri padri e come loro dovremo ricordarci più spesso che un giorno passerà ai nostri figli.

 

Un valido esempio di progetto col bambù lo troviamo a Barajas. Quattrocentosessantamila metri quadrati affidati al partner di Renzo Piano, RIchard Rogers, per il progetto del Beaubourg. L’immenso tetto ondulato lascia davvero a bocca aperta ed è tutto realizzato con strisce di bamboo smaltato con colori primari. E’ un movimento piacevole che accompagna l’occhio del visitatore una volta che si trova col naso all’insù per ammirare un tetto a dir poco straordinario.

 

E’ davvero un peccato che questa cultura non coinvolga tutto il mondo, con l’utilizzo di questo vegetale si potrebbe ridurre l’impiego di altri materiali come calcestruzzo e cemento. Un altro fattore positivo riguarda la forza lavoro, in quanto riuscirebbe ad arricchire quelle regioni più povere in grado di aumentare in modo massiccio questo tipo di coltivazione.

Tuttavia un dubbio c’è, e riguarda la sua resistenza che ovviamente non può essere paragonata al cemento. A tal proposito gli studiosi rassicurano. Tramite accorgimenti in fase di proggetto e trattamenti protettivi si assicura una buona riuscita.