Intanto sono numerosi i blocchi autostradali: un gran numero di Tir impedisce l’accesso ai caselli, da Seriate a Dalmine, da Bologna San Lazzaro a Bari. La protesta, nata in Sicilia in modo spontaneo,si è quindi diffusa rapidamente in tutto il Paese a causa dell’ incessante crisi economica e se inizialmente era nata come una protesta degli autotrasportatori contro il caro carburante, ha coinvolto da subito anche agricoltori e pescatori.
Nel frattempo il Ministero dell’Interno sta monitorando la protesta del Movimento dei Forconi, preoccupata che possa essere strumentalizzata da movimenti politici e sfociare in pericolose manifestazioni di dissenso contro l’attuale Governo italiano. I blocchi sono segnalati in Campania, in Puglia, lungo la A14 e laA16, così come in tante altre importanti strade statali.
La diffusione della protesta nel resto d’Italia è avvenuta anche grazie ad internet e social network. A Bergamo, si segnalano grosse difficoltà lungo l’autostrada A4 dove, a causa del blocco dei Tir, si sono formate lunghissime code. Si presume che la protesta andrà avanti almeno fino a Mercoledì 25, giorno in cui si incontreranno il Governatore della Regione Sicilia Raffaele Lombardo e il Presidente del Consiglio Monti.