Come già anticipato, il comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, è stato fermato con l’accusa di omicidio colposo, naufragio e abbandono della nave. Il procuratore capo della Repubblica di Grosseto Franceso Verusio conferma tutto e apre un’indagine, si parla di ‘manovra voluta‘. Da diverse ore il comandante viene interrogato circa la rotta della nave, in quanto credeva che in quel canale ci fosse acqua a sufficienza, almeno quanto riportato dalle carte geografiche.
La nave Concordia avrebbe dovuto passare 5 miglia dalla costa, nel canale tra l’Argentario e l’Isola del giglio, ma in realtà era solamente ad un miglio dalla costa toscana dell’Argentario, troppo vicina all’isola dove si è incagliata. Indagato anche il primo ufficiale in plancia, Ciro Ambrosio. Posta sotto sequestro la nave e la scatola nera, recuperata dai vigili del fuoco.
Gli ultimi dati confermano 3 morti per annegamento e ancora 38 dispersi, che diminuiscono visto che ieri, i dati, ne riportavano 40. Ritrovati una coppia di neo-sposi coreani, la minuziosa ispezione dei vigili del fuoco è riuscita a salvare altre vite. Ricordiamo che in totale ci sono 40 feriti ricoverati negli ospedali di Grosseto, Orbetello e qualcuno a Tarquinia, in provincia di Viterbo. Due sono molto gravi, uno con un trauma cranico e uno con un trauma spinale: il secondo è stato trasferito in elisoccorso all’Ospedale Le scotte di Siena.
Intanto tornano a casa i passeggeri superstiti della Costa Concordia, sbarcati a Porto Santo Stefano. Dei 3.216 passeggeri 989 provenivano da diverse regioni italiane. La maggioranza dalla Sardegna (208), seguiti dalla Sicilia, -195-, Piemonte -148- e Lombardia -142-. Dall’Emilia Romagna 71 passeggeri 69 dal veneto, 42 dalla Toscana, 21 dalla Liguria ed infine 12 dal Lazio.
